presentazione di Gesù al tempio
dipinto,
Tela entro cornice modanata. Sulla scalea del tempio, sale Maria Vergine con il Bambino; Giuseppe, alle sue spalle, sorregge la verga fiorita. Davanti all'altare, Simeone con i paramentali di colore marrone dai bordo ornati da sonagli, accoglie Gesù con le braccia aperte. La figura é affiancato da due giovani assistenti con il cero. Sulla destra, appoggiata sulla mensa d'altare coperta da una candida tovaglia, compare Sant'Anna. In basso, una giovane donna dall'abito rosso e marrone é inginocchiata e reca il cesto con l'offerta in tortore. Nella zona superiore, tra le volte della basilica, sono delineati degli angioletti
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Astigiano
- LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto appartiene ad un gruppo di opere provenienti in buona parte dalla dispersione degli arredi sacri avvenuta in epoca napoleonica. Una tela con questo soggetto ornava, prima della dispersione degli arredi, un altare della chiesa benedettina di Sant'Anastasio; è ciò che si legge nel "Diario Astese" di Pietro Giovanni Boatteri che nel 1803 tracciò un inventario estemporaneo delle opere conservate nel monastero di San Martino divenuto per breve tempo "magazzino nazionale". Scrive infatti lo studioso: "La Vergine che si presenta al Tempio, col vecchio Simone, ed Anna profetessa con bambino Gesù, e diverse altre figure, opera del Procaccino, e già incona all'Altar maggiore della Chiesa delle monache di S. Anastasio.". Secondo Simone Baiocco (Distruzioni e sopravvivenze. Le soppressioni napoleoniche e la tutela dei beni artistici ad Asti, in BSB, XCIII, I) si tratterebbe della pala oggi conservata a Torino: la "Circoncisione" di Giulio Cesare Procaccini nella sacrestia della chiesa dei Santi Angeli Custodi, ma non è da escludersi che qualla di Boatteri sia un'attribuzione errata. In occasione del restauro il dipinto dell'antisacrestia fu avvicinato alla produzione di Gian Carlo Aliberti, figura ancora in gran parte da mettere in luce per la scarsità di opere su tela ancora esistenti. Esistono alcuni legami fra la nostra tela e i dipinti del pittore di Canelli: la figura di Sant'Anna richiama il medesimo soggetto protagonista della pala con i santi Cristina e Carlo Borromeo datata 1716 ca. già nella chiesa di San Giuseppe ad Asti e ora al Museo Civico, mentre la figura della Madonna presenta tratti in comune con le figure femminili che popolano gli affreschi di San Martino (1720 e 1726) (Bologna I., Percopo F., Rocco A., La cattedrale di Asti, Torino 1995)
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100176061
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0