Cesare e il pastore Amiclate
Riduzione ordito 6,5 cm.; riduzione trame 12 cm. Bordura: finta cornice lignea, sormontata da conchiglione con fiori e frutti, due puttini alati e ghirlande pendenti anche lungo i lati; in basso faretra con frecce, addossata ad un fregio architettonico con volute vegetali e palmette. Nella scena centrale Cesare in piedi sulla destra con ampio manto rosso indica un drappo bianco bordato di frange dorate trattenuto da un soldato, sulla sinistra; inginocchiato in basso a sinistra è il pastore Amiclate, con manto azzurro; sullo sfondo alcuni soldati e un cavaliere con vessillo. Fodera recente, risalente all'ultimo restauro, in due teli giuntati nel mezzo. Sospensione: fettuccia alta cm. 5 circa con 7 anelli, nel lato alto e altre fettucce in cotone usate per accorciare l'arazzo in magazzino (tutte rimosse nel 1988)
- OGGETTO arazzo
- AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
-
ATTRIBUZIONI
Beaumont Claudio Francesco (1694/ 1766): esecutore bozzetto
Martinez Andrea (attribuito): esecutore cartone
Dini Antonio (1700 Ca./ 1771): esecutore arazzo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel "Elenco dei lavori eseguiti in Torino tra il 1737 e il 1754 dall'arazziere Antonio Dini" (A. S. T. sez riun.: Azienda Real Casa, cassa 294, registro O; trascritta in Schede Vesme, 1963, vol. I pp. 107- 108) sono nominati quattro arazzi della serie delle storie di giulio Cesare in seta, lana e ordito di lana rispettivamente del peso di libbre 57; 21. 6; 27; 22,6. Non sono registrati pagamenti specifici relativi alla tessitura dei panni della serie ma solo alcuni compensi ai pittori che dipinsero i modelli tratti dai bozzetti del Beaumont. La Viale ne identifica alcuni con pagamenti generici ai pittori Antonio Martinez nel 1741, a Clemente Scarzella nel 1741, a Giovanni Domenico Molinari nel 1746, mentre in realtà sono puntuali solo i pagamenti a Felice Manassero nel 1745 - 46 per la Battaglia di Farsaglia e nel 1748 per Cesare sotto le mura di Alessandria (I supremi onori a Cesare) e quello a Matteo Boys nel 1746 per "un fatto della Storia di Cesare" (cfr. M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Mostra del Barocco Piemontese, Torino 1963, pp. 10 - 12, 21, tav. 7; M. Viale Ferrero, V. Viale, Arazzi e Tappeti Antichi - Gli Arazzi, pp. 125-126). Un bozzetto, di Claudio Beaumont, per l'arazzo in questione è conservato al Museo Civico di Torino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171884
- NUMERO D'INVENTARIO 5053
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
2016
- ISCRIZIONI retro, in basso, a sinistra - 5053 - a penna/ nero -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0