Pan
statua
1650 - 1699
Statua di Pan semisdraiata, con busto e testa di giovane con orecchie aguzze e gambe di caprone
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
marmo verzino di Fabrosa/ scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
- INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il giovane satiro sdraiato (come "satirello" è ricordato da E. Olivero, La Villa della Regina a Torino, Torino 1942, p. 40), col capo rivolto verso sinistra, privo del braccio sinistro e parte di quello destro (visibile la sutura della testa e della spalla destra riattaccata al tronco), collocato alla sommità sinistra della cascata, fa coppia con la scultura della naiade che regge un'urna (ed è verosimile che anche il satiro reggesse un vaso). Le due statue, tra loro consentanee stilisticamente, e prossime alla sirena collocata all'ingresso della Vigna, sono databili sullo scorcio del XVII secolo. La cascatella figura nel complesso di Villa della Regina nella tavola di G. T. Borgonio, senza l'apparato scultoreo (1665-1666; in Theatrum Sabaudiae, 1682; M. Bernardi, Tre Palazzi a Torino, Milano 1963, pp. 115, 130-131, 142; C. Roggero Bardelli, M. G. Vinardi, V. Defabiani, Ville Sabaude, 1990, pp. 182, 190; C. Roggero Bardelli, in I giardini del "Principe", a cura di M. Macera, Torino 1994, p. 16). Una datazione al XVII secolo è stata già avanzata da Paolo Cornaglia : Scheda SBASTO 168613, 1998; e Vittorio Defabiani, Torino. Grotte di villa della Regina, in V. Cazzato, M. Fagiolo, M.A. Giusti, Atlante delle grotte e dei ninfei in Italia. Italia settentrionale, Umbria e Marche, Milano 2002, p. 122; non è però del tutto convincente l'identificazione proposta dal Defabiani con il "gran recipiente che serve alle fontane" segnalato nell'inventario del 1657 che sembra piuttosto riferirsi, per dimensione e funzione, alla fontana del Mascherone (dalla cascatella l'acqua, proveniente dal bacino superiore, scende nella grotta del re pastore alimentando la peschiera sottostante: Olivero, 1942, p. 39), ma al momento non è possibile definire con precisione se la realizzazione dell'insieme dei manufatti possa ascriversi al periodo di Maurizio di Savoia (1615-1657) o a quello di Luodovica (1657-1677, anno quest'ultimo della rivalutazione del bene in base ai lavori fatti). Il Testimoniale di Stato del 1864 (AST, Corte, Genio civile di Torino, versamento 1936, mazzo 17, n. 49) registra così lo stato del complesso: "In capo alla gradinata centrale" (che conduce al "Gran bacino circolare di acqua detto fontanone contenuto da muro", "con pedate in sarizzo fiancheggiate le medesime da siepi regolari di mirto"), vi è il "gruppo di due statue sdraiate in marmo in parte mutilate che inservivano pel getto dell'acqua"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100168613
- NUMERO D'INVENTARIO s.n
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Villa della Regina
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1998
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0