lapide commemorativa, opera isolata - bottega piemontese (ultimo quarto sec. XVIII)

lapide commemorativa 1776 - 1776

La lapide è stata tagliata sulla sinistra (mancano parti della prima lettera di alcune righe, in particolare sulla quarta riga). Sulla sesta riga è stata riportata una correzione ("medsimo" in "medesimo")

  • OGGETTO lapide commemorativa
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ incisione/ pittura
  • MISURE Altezza: 37
    Larghezza: 77
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide, tagliata a sinistra, aveva molto probabilmente un'altra collocazione, come altre lapidi raccolte in questo stanzino dalla chiesa e dalla sacrestia.La Confraternita della SS. Trinità fu fondata nel 1577 nella chiesa di S. Pietro del Gallo, trasferita nel 1598 presso la chiesa di S. Agnese. In questi anni la moglie del pittore Carracha aveva donato alla chiesa di S. Pietro la tavola della Madonna del Popolo, poi rivendicata dalla parrocchia di S. Pietro e dalla Confraternita della SS. Trinità, e ora conservata presso l'altare sinistro della chiesa. In questa stessa epoca la Confraternita bandì un concorso per la costruzione della chiesa, ma non essendo rimasta soddisfatta dell'esito attribuì l'incarico ad Ascanio Vitozzi, già iscritto alla Confraternita e successivamente sepolto nella chiesa. Nel 1606 la chiesa fu aperta al culto, anche se mancante ancora della cupola. Nel 1627 furono immessi i Teatini, secondo il desiderio del Card. Maurizio, priore della compagnia, e tre anni dopo furono costretti ad andarsene. Nel 1635 si iniziò la sistemazione dell'altare della Madonna del Popolo, finanziata dal confratello Silvestro Monteoliveto, sepolto nella chiesa, che incaricò dei lavori Carlo Castellamonte. L'anno precedente la cappella antistante, dedicata ai SS. Stefano e Agnese, era stata concessa all'astigiano Marcantonio Gambetta. La cupola fu compiuta soltanto nel 1664. Nel 1699 fu iniziato l'altare maggiore, eseguito dal luganese Francesco Aprile sul modello di Giovanni Valle. Nel 1707 fu eseguito il pavimento, su disegno dell'ingegner Bertola, sostituito poi tra il 1848 e il 1850. Entro i primi due decenni del XVIII secolo venne eseguita la decorazione a stucco del coro, destinata a fungere da cornice ad una galleria di dipinti, con l'ovato della Trinità di Daniel Seiter e due sculture di Carlo Antonio Tantardini. (segue in OSS)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100142196
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI IL SIG.R VITTORIO NICOLA GRANDI LASCIO' IN TESTAMENTO/ DELLI DUE AGOSTO 1776 QUATTRO DOTI ANNUALI DI LIRE/ CENTO CINQUANTA CADUNA IN PERPETUO AD ALTRETTANTE/ [P]OVERE FIGLIE NATIVE DI QUESTA CITTA' DI ETA' NON MINORE D'ANNI/ QUINDICI, DA ESTRAERSI A SORTE NELLA FESTA DELLA EPIFANIA/ PREFERTE SENZA SORTE LE POVERE PARENTI DEL MEDESIMO/ E DELLA SIG.RA VITTORIA BALESTRINO E DOPO QUESTE LE/ POVERE FIGLIE DI GIOIELLIERI ED OREFICI - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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