Gesù Bambino
statua,
Il Bambino è raffigurato nudo e con la testa rivolta all'insù
- OGGETTO statua
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Ameno (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Bambino corrisponde con quello già retto da Sant'Antonio da Padova. L'insieme era segnalato già nel 1968 quando le statue si trovavano in una nicchia del coro, da dove vennero poi spostate ai lati dell'altare maggiore. Lo stato della scultura nel terrritorio novarese si presenta dipendente da influenze diversificate, all'incrocio delle culture valsesiana, ossolana e lombarda. Il Sacro Monte d'Orta funziona soprattutto da aggregante per gli artisti provenienti dalla Lombardia, i cui nomi consegnati dalle fonti sono da tempo ormai noti alla letteratura artistica. Anche il panorama della scultura valsesiana si presenta abbastanza definito, mentre il quadro dell'arte plastica ossolana e quello relativo ad altre presenze novaresi bisogna ancora di ricerche e analisi. Su questi presupposti non sempre risulta agevole l'identificazione degli scultori presenti nelle strutture chiesastiche. Nel caso in esame si esclude l'intervento di un valsesiano e si affaccia l'ipotesi della presenza di un artefice lombardo che conosce la scultura di Dionigi Bussola. L'ambito cronologico, circoscritto dalle visite pastorali, si pone nell'ultimo quarto del secolo XVII. La presenza dei Santi Antonio e Francesco si deve al culto professato nei loro confronti, motivato dalla vicinanza del convento francescano di Monte Mesona
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100141589
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0