villa Mecenate a Tivoli
dipinto,
1840 - 1840
Bassi Giambattista (1784/ 1852)
1784/ 1852
Cornice lignea dorata con bordi intagliati a foglie d'acanto e lanceolate. Il dipinto raffigura una rovina antica a volta in penombra con fonte e figura femminile; in secondo piano sfumata in giallo rosato la campagna
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Bassi Giambattista (1784/ 1852)
- LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
-
NOTIZIE STORICO CRITICHE
Giambattista Bassi (Massa Lombarda 1784 - Roma 1852) frequentò l'Accademia di belle arti di Bologna e verso il 1810 cominciò a partecipare alle prime importanti mostre collettive. Fin dall'inizio della sua attività predilesse il paesaggio e, secondo C. Refice Taschetta (cfr. scheda redatta per il "Dizionario biografico degli italiani", vol. 7, Roma 1970, pp. 131-132), "per questo fu definito ai suoi tempi <
>" ammirato anche da Massimo d'Azeglio, che nei "Ricordi" lo "pone tra i principali paesisti europei". Negli ultimi anni della sua vita cadde in povertà e fu dimenticato dai contemporanei, pur continuando a lavorare fino alla morte, avvenuta a Roma nel 1852. Sue opere, molte delle quali raffiguranti campagne e siti nei dintorni di Roma, si trovano a Ravenna, a Roma e al Museo Thorvaldsen di Copenaghen. Considerato il soggetto della tela è probabilmente riferibile alla committenza di Maria Cristina di Savoia particolarmente interessata alle antichità romane. Edith Gabrielli cita il dipinto, contraddistinto "dall'interesse per la compenetrazione tra natura e vestigia del passato", del Bassi, cresciuto professionalmente a Bologna e poi a Roma, dove entrò in contatto con Tommaso Minardi e Giovanni Monti (cfr. D. Biancolini - E. Gabrielli, "Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni", Torino 2001, p. 42).Nel corso della ricerca inventariale è emersa una lettera d'incarico di Luigi Canina, datata "Roma 30 novembre 1840" al Sig. G. Bassi per un dipinto con un "paesaggio rappresentante la veduta interna della villa antica di Mecenate in Tivoli" (dimensioni: palmi romani di larghezza 2 1/2 x 2 di altezza), per "Luigi in oro 20" forse idetnificabile con la tela in esame (cfr. Archivio Duca di Genova, Casa di Maria Cristina, Carte varie, sal. A/55, m. 42 fasc. 5) Barbara Fioravanti riferisce che il dipinto reca tracce di una piccola etichetta tonda - TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100137706
- NUMERO D'INVENTARIO 163
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- ISCRIZIONI cornice, lato destro, in basso - 163 su etichetta rettangolare in materiale plastico rosso - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0