CAMICE, opera isolata - manifattura piemontese (fine/ inizio secc. XIX/ XX)

CAMICE, 1890-1910

camice è eseguito in tela di lino ecru e presenta lo scollo quadrato rifinito, come l'apertura anteriore, con un merletto a fuselli in lino con motivi geometrici romboidali in punto tela con trafori a barrette con treccine. Il collo è chiuso da un nastro in tela di cotone bianco

  • OGGETTO CAMICE
  • MATERIA E TECNICA altri
    cotone/ tela
  • MISURE Altezza: 140 cm
    Larghezza: 160 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sfortunatamente non è stato possibile identificare il pezzo fra quelli registrati nell'inventario del 1880 (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 12602, Inventario degli oggetti di spettanza di S. M. esistenti nella R. Cappella della S.S. Sindone, foll. 5-6), del 1911 (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 12603, R. Cappella di Torino. Inventario Arredi Sacri, ecc. D. C., foll. 8-9) e del 1966 (SBAA TO, Inventario degli oggetti mobili esistenti nella cappella della SS. Sindone, fol. 25). Il bordo, pur ispirandosi a modelli databili fra il Sei e Settecento ( si veda, ad esempio, S. M. LEVEY. Lace a History, Leeds 1983, fig. 208), è databile al XIX secolo, in particolare negli ultimi decnni, come suggerire il disegno rigido ed alquanto stereotipato ( per confronti S. M. LEVEY, 1983, fig. 404b) e l'impiego della tecnica definita "appliqué de Bruxelles" o "application Bruxelles", con la quale si applicavano merletti esguiti ad ago e soprattutto a fuselli su una base di tulle meccanico e del merletto meccanico .(A. MOTTOLA MOLFINO, Pizzi, in Museo Poldi Pezzoli. Arazzi - Tappeti - Tessuti copti - Pizzi - Ricami - Ventagli, Milano 1984, pp. 164-165). Se, quindi, la balza appare collocabile fra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, collegandosi al recupero dei disegni dei pizzi prodotti nei secolo precedenti (si veda, add esempio,M. CARMIGNANI, La "fortuna dei merletti: continuità di un gusto, in M. CARMIGNANI (a cura di), Merletti a Palazzo Davanzati. Manifatture europee dal XVI all XX secolo, catalogo della mostra, Firenze 1981, pp. 15-20; M. CARMIGNANI, Tessuti ricami e merletti in Italia dal Rinascimento al Liberty, Milano 2005, pp. 280-282), sembrerebbero essere coevi il tssuto e gli altri pizzi applicati sul camice, riconducibile a modelli assai diffusi ed apprezzati (S. M. LEVEY, 1982, fig. 446). In assenza di precisi riferimenti documentari, si attribuisce il manufatto ad ambito piemontese, ricordando come i Savoia si rivolgessero, in particolar modo, alle numerose ditte e manifatture attive in Piemonte e soprattutto a Torino. ||||I
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100128537-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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