TOVAGLIA PER LA BALAUSTRATA, opera isolata - manifattura italiana (primo quarto sec. XX)
TOVAGLIA PER LA BALAUSTRATA,
1911 - 1911
La tovaglia, in tela di lino, è rifinita, su un lato, da un bordo di pizzo decorato da corolle floreali a campana. Il merletto, definito anche a nastrino, è eseguito con una fettuccia arricciata e collegata da barertte e reti diverse ad ago
- OGGETTO TOVAGLIA PER LA BALAUSTRATA
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MISURE
Altezza: 83 cm
Larghezza: 414 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tovaglia può ossere datata con precisione al 1911 grazie ad un biglietto conservato insieme al manufatto, dove vi è scritto che fu un "dono fatto alla/ r cappella della SS. ma Sindone/ 15 dicembre 1911" (il biglietto è in carta, dalla forma rettangolare, prestampato ad impressione nero con lo stemma reale dei Savoia, intorno al quale è la scritta Cappella di S.M. il re/ in/ Torino). Il pizzo appare come una paradigmatica testimonianza della ripresa di disegni e tecniche che caratterizza la produzione dei pizzi fin dagli ultimo decenni del XIX secolo ( si rimanda a M. CARMIGNANI, La "fortuna dei merletti: continuità di un gusto, in M. CARMIGNANI (a cura di), Merletti a Palazzo Davanzati. Manifatture europee dal XVI all XX secolo, catalogo della mostra, Firenze 1981, pp. 15-20; M. CARMIGNANI, Tessuti ricami e merletti in Italia dal Rinascimento al Liberty, Milano 2005, pp. 280-282): il manufatto appare accostabile con la produzione coeva che guardava con attenzione ai decori e alle tecniche dei secoli passati, come testimonia il confronto con opere dei primi decenni del Settecento ( S. M. LEVEY. Lace a History, Leeds 1983, fig. 235, 250b, 293d; 299a; fig. 235; A. KRAATZ, Musée national de la Renaissance Château d'Ecouen. Catalogne des dentelles, Parigi 1992, p. 123, scheda n. 54. M. CARMIGNANI (a cura di), Merletti a Palazzo Davanzati. Manifatture europee dal XVI al XX secolo, catalogo della mostra, Firenze 1981, p. 50, scheda n. 29); ma tradotto con quel tratto alquanto rigido e stereotipato che, in alcuni casi, caratterizza la produzione tardo ottocentesca (S. M. LEVEY. Lace a History, Leeds 1983, fig. 487). L'assenza di precise indicazioni in relazione all'autore del pizzo, non permette di attribuire ad un determinato centro il manufatto, che viene genericamente ascritto ad ambito italiano. Non è stato possibile riconoscere il lavoro fra quelli registrati nell'inventario redatto nel 1911 (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 12603, R. Cappella di Torino. Inventario Arredi Sacri, ecc. D. C., foll. 9-10) e nel 1966 (SBAA TO, Inventario degli oggetti mobili esistenti nella cappella della SS. Sindone, foll. 25-26)||
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100128528-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0