Giovanna Roland nelle prigioni della Conciergerie. RITRATTO DI MADAME ROLAND IN CARCERE

DIPINTO, 1872 - 1872

La cornice del dipinto è in legno intagliato e dorato e pastiglia con piccoli decori lungo il bordo esterno. Raffigura una donna seduta in una cella, sotto una finestra, appoggiata ad un tavolino su cui si trovano un libro aperto, una penna ed un foglio di carta

  • OGGETTO DIPINTO
  • ATTRIBUZIONI Giani Giuseppe (1829/ 1885): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è firmato da Giuseppe Giani (Cerano d'Intelvi nei pressi di Como 1829 - Torino 1885). Dopo numerosi viaggi e soggiorni di studio a Milano, Torino, Roma (dove soggiornò per più di due anni), Firenze e Como, si stabilì a Torino e nel 1860 fu nominato professore all'Accademia Albertina. Partecipò alle mostre organizzate dalla Società Promotrice delle Belle Arti con opere di soggetto storico o letterario, spesso interpretati in chiave sentimentale, e in anni avanzati con scene di genere. Lavorò su commissione diretta della famiglia reale soprattutto per ritratti: di Vittorio Amedeo II e Maria Cristina di Savoia (conservati nella Galleria d'Arte Moderna), di Vittorio Emanuele II ed Umberto I (in Municipio). Alla promotrice espose tra il 1847 e il 1885 ben 111 tele, tra cui quella in esame presentata nel 1872 con n. 152, titolo "Giovanna Roland nelle prigioni della Conciergerie" e valutazione di £. 800. Il dipinto fu probabilmente acquistato dalla famiglia reale e solo in epoca recente entrò a fare parte del patrimonio artistico di Palazzo Chiablese, dal momento che risulta ancora in carico nell'inventario del 1966 di Palazzo Reale. ||Il personaggio ritratto è "Jeanne-Marie Roland Phlipon", detta Manon, moglie di Jean Marie Roland de la Platière, nata a Parigi nel 1754 e morta ivi il 9 novembre 1793. ll marito fu ispettore generale alle manifatture di Lione, a Parigi collaborò all'Encyclopédie méthodique e a riviste tecniche guadagnandosi una discreta fama come filosofo e filantropo; nominato Ministro dell'Interno nel 1792 in breve tempo cadde in disgrazia a causa della sua volontà di salvare Luigi XVI. Fu costretto a fuggire in Normandia ma la moglie fu arrestata, incarcerata il 1° novembre 1793 alla Conciergeria e qui decapitata otto giorni dopo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100116874
  • NUMERO D'INVENTARIO 7835
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2016
  • ISCRIZIONI in basso a destra - G. Giani - a impressione nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Giani Giuseppe (1829/ 1885)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1872 - 1872

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'