CROCE DA TAVOLO, opera isolata - ambito piemontese (prima metà sec. XIX)

CROCE DA TAVOLO 1800 - 1849

Il manufatto presenta una base, a sezione rettangolare, strutturati in tre gradini degradanti bombati, sulla quale si inntesta la croce latina con terminazioni a palmetta stilizzata. Il punto d'innesto della croce sulla base è sottolineato da una palmetta stilizzata. Il titolo è formato da un cartiglio dall'andamento obliquo, con i bordi smerlati. ||

  • OGGETTO CROCE DA TAVOLO
  • MATERIA E TECNICA avorio/ scultura
    legno di ebano
    legno/ scultura
  • MISURE Profondità: 11 cm
    Altezza: 59.5 cm
    Larghezza: 19.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce, come si evince dall'inventario di Palazzo Reale redatto nel 1880, si trovava "nell'Alloggio del Direttore delle Regie Caccie" (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 12864, Reale Palazzo di Torino. Inventario Mobili di Dotazione della Corona. Volume V, fol. 841) e già nel 1911 venne spostato nel corridoio d'accesso all'ufficio di Cancelleria della Cappella della Sindone (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 12870, Inventario dei mobili d'arredo di dotazione della Corona di S. M. il Re esistenti nel Real Palazzo di Torino e fabbricati annessi. Volume I, fol. 162). In questa sede non sono state rintracciate attestazioni documentarie utili per una miglior definizione stilistica e cronologica. La base e, in particolare, la terminazion a palmetta della croce rimanda a modelli del XIX secolo, ed in partcolare dei primi decenni (L. FORNARI SCHIANCHI (a cura di), Le trame della storia fra ricerca e restauro. Risultati di un censimento nel Comune di Borgotaro, Parma 2000, p. 146; G. FLAMINI, A. MARIOTTI, Senigallia. Museo Pio IX e Museo Diocesano, Bologna 1991, p. 157, schede nn. 618), ma interepretato in modo stanco e alquanto appesantito, così come appare rigida la figura del Cristo. In assenza di specifiche testimonianze, si colloca il manufatto alla prima metà del XIX secolo e lo si attribuisce, in modo ipotetico, ad ambito piemontese, pur sottolineando la diffusione di tali modelli. Rimane ancora oscuro il significato della scritta presente sul retro della base, firmata dal reverendo Grasso.||||||
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100108110-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2348/ 2350 D.C
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI sul titolo - INRI - caratteri numerici - a penna/ nero - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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