stola, elemento d'insieme - manifattura lombarda (fine/inizio, terzo quarto secc. XVI/ XVII, sec. XIX)

stola 1590/ 1610

Denomin. tecnica: Gros de Tours laminato ricamato. Analisi tecnica: ordito di fondo in seta avorio; ordito di legatura in seta avorio; trama di fondo in seta avorio; trama lanciata in oro filato (anima di seta avorio). L'ordito di fondo in seta avorio lavora in gros de Tours con la trama di fondo in seta del medesimo colore, passata per due colpi consecutivi entro la stessa apertura di passo; la trama lanciata in oro filato è legata in diagonale con direzione Z dai fili della catena di legatura in seta avorio. Ricamo in oro filato (anima di seta gialla), oro trafilato avvolto a spirale su un filo di seta gialla e su un'anima piatta e ritorta, dischetti e tondini metallici applicati, dettagli in seta blu, nera, marrone bruciato. Il ricamo è in talune parti eseguito su di un supporto per accentuare l'effetto di rilievo (cornici, fiori stilizzati, grappoli), altrove è invece realizzato direttamente sul tessuto del parato. Medaglioni coi santi a ricamo: seta policroma, inoltre oro filato, argento filato, oro trafilato avvolto su anima di seta nei dettagli e dischetti metallici applicati. Realizzati con la tecnica dell'agopittura su raso avorio faccia-ordito; volti e mani dipinti. Fodera: taffetas giallo. (Continua al campo OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO stola
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento
    filo dorato
    seta/ gros de Tours
    seta/ laminata
    seta/ pittura
    seta/ ricamo
    seta/ ricamo in seta punto pittura
  • MISURE Altezza: 160
    Larghezza: 30
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monogramma mariano e lo stemma confermano l'identità della pianeta in esame con quella donata alla Madonna della Salve dal vescovo monsignor Colli nel 1870 (notizia nelle Risposte del parroco della Cattedrale monsignor G. Amato al questionario per una visita pastorale non datata in M. Ammone, Lo stato degli arredi sacri nell'antica Cattedrale di Alessandria, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Magistero, relatore G. Romano, a.a. 1980-81; si veda inoltre G. Amato, La Cattedrale di Alessandria. Storia e descrizione, Alessandria, 1986, p. 56, con una improbabile datazione al XVIII secolo). I medaglioni a ricamo riportati sulla pianeta non sono ad essa coevi, bensì sono stilisticamente databili tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo e riferibili ad area lombarda (cfr. "Staziella carità sorger lo feo": Dipinti, sculture e arredi tra antica e nuova sede, in La Cattedrale di Alessandria, a cura di C. Spantigati, Alessandria, 1988, p. 107). G. A. Chenna (Del Vescovato, De'Vescovi e delle Chiese della Città e Diocesi d'Alessandria, II, Alessandria, 1785, p. 262) nel ricordare il dono di alcuni paramenti fatto nel 1497 dal vescovo Gian Antonio di San Giorgio alla Cattedrale di Alessandria, aggiunge che un piviale, un pallio e due tonacelle si erano conservati fino al 1793, quando "resi quasi per la vetustà di niun uso furono disfatti, sebbene il piviale massime ornato di varie immagini di santi ricamate, meritasse forse pel pregio anche di suo antichità d'essere tuttora conservato". Inoltre notizie di paramenti ornati con immagini a ricamo ricorrono di frequente negli antichi Inventari dei beni della cattedrale, non consentendo tuttavia un'identificazione sicura coi medaglioni in questione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100107746-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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