piviale, insieme - manifattura italiana (prima metà sec. XIX)

piviale, 1800 - 1849

Il piviale, interamente foderato e rifinito da gallone, frangia di due diverse altezze (ribordante capino e mantello) e tre fiocchi (fissati al margine superiore del capino), è composta da 9 frammenti di tessuto di varie dimensioni; è inoltre provvisto di un fermaglio in argento gettato e cesellato, riproducente sulle due metà, al centro d'una corona di foglie d'acanto, un medaglione ovale racchiudente una semplice corolla a quattro petali. Denomin. tecnica: damasco gros de Tours broccato. Disegno: rapporto 27,5 x 27,3. Quattro motivi vegetali, un breve tralcio con un grappolo ed un pampino, uno stelo con una gran foglia ed un piccolo fiore e due versioni quasi identiche d'un ramo di rosa con una gran corolla e un bocciolo tra foglie, si alternano in teorie orizzontali parallele e sfalsate, determinando la distribuzione a scacchiera dei singoli elementi; i quali occupano il centro delle maglie d'una rete descritta sul fondo del parato da esili tralci di vite da cui si sviluppano pampini, viticci e minuscoli grappoli. Analisi tecnica: ordito di fondo in seta viola; trama di fondo in seta viola; trame broccate in oro lamellare avvolto a spirale larga su filo di seta gialla, oro lamellare avvolto a spirale larga su seta (Continua al campo OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO piviale
  • MISURE Altezza: 100
    Larghezza: 63
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza, sul fermaglio del piviale, del punzone dell'argentiere alessandrino Angelo Maria Vedani, marchio depositato nel 1829, consente di riferire il parato alla prima metà del XIX secolo; datazione peraltro confermata dai caratteri stilistici del disegno: soggetti vegetali di contenute dimensioni distribuiti lungo linee rigide, con esiti differenti rispetto alle stoffe realizzate nella seconda metà del XVIII secolo, in cui prevale la linea sinuosa ed un decoro di maggiori dimensioni. Il tessuto in esame conserva inoltre, nell'impostazione generale del disegno, una vaga eco dell'antico modulo decorativo a maglie ovali, tipico della tradizione tessile italiana: diffuso nei secoli XV, XVI, XVIII prevalentemente realizzato in damasco (spesso broccato) e velluto, con varianti nell'incorniciatura, definita da esili tralci lineari o da una ricca teoria di foglie d'acanto, e nel motivo centrale, dalla melagrana e dal cardo quattrocenteschi all'anfora classica dominante nel XVI secolo, fu spesso riproposto, pressochè immutato, nel corso del XIX secolo (si veda il palliotto viola in lampasso lanciato in oro filato conservato nello stesso luogo)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100107745-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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