AGAR E ISMAELE NEL DESERTO CONFORTATI DALL'ANGELO
SOVRAPPORTA,
1784 - 1784
Cignaroli, Vittorio Amedeo (1739/ 1800)
1739/ 1800
La tela da sovrapporta è inserita all'interno di una cornice in legno intagliato e dorato dai contorni sagomati. La cornice è ornata da motivi decorativi d'ispirazione vegetale, floreale ed al centro da decori a foglia. Rappresenta un angelo apparso ad Agar, seduta ai piedi di un albero, e sulla sinistra Ismaele disteso su un prato
- OGGETTO SOVRAPPORTA
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ATTRIBUZIONI
Cignaroli, Vittorio Amedeo (1739/ 1800): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella scheda cartacea Paola Costanzo riferisce che "dal libro dei conti della Real Casa risulta che nel 1784 il pittore Vittorio Amedeo Cignaroli ricevette la somma di lire 910 relativa al pagamento di quattro sovrapporte con paesaggi, dipinte per conto" del duca del Genevese e di Moriana, aggiungendo che "sovrapporte (e il paracamino che completa il ciclo) sono menzionate nell'inventario del 1833 relativo agli arredi del palazzo all'epoca della regina Maria Cristina. Sono pure state pubblicate nel 1967 nella monografia che la Verdoja Oberto dedicò al pittore". Dalle ricerche documentarie e bibliografiche effettuate per la revisione è emerso che l'identificazione di tali documenti con le opere in esame è inesatta poichè le tele sono già menzionate nell'inventario del 1781 e dunque anteriori a questa data. In particolare si pensa che possano rientrare nella prima fase dei lavori di allestimento diretti da Benedetto Alfieri in quest'ala del Palazzo e che il pagamento da riferire tra quelli presenti nelle Schede Vesme risalga al 1758 "per sei sovrapporte grandi a paesaggio ed un sottofornello per due gabinetti del nuovo appartamento del Duca di Chablaix; L. 835" (Real Casa). La menzione di due tele in più rispetto a quelle di questa stanza e di due gabinetti anzichè uno si giustifica grazie alle informazioni desunte dalla lettura degli inventari storici del Palazzo, da cui sappiamo che l'adiacente piccolo ambiente (denominato oggi "ufficio Inzerra") era decorato da due sovrapporte del Cignaroli oggi perdute. I documenti citati dalla precedente bibliografia si riferirebbero ad altre tele un tempo presenti nel complesso architettonico, forse nelle sale oggi sede degli uffici della Soprintendenza Archeologica o in altri ambienti andati distrutti dopo le incursioni belliche del 1943, documentate dagli inventari e dalle fotografie storiche conservate nella Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte.||Le sovrapporte sono state pubblicate nel catalogo della recente mostra dedicata a "Vittorio Amedeo Cignaroli. Un paesaggista alla corte dei Savoia e la sua epoca" presso la Fondazione Accorsi di Torino, a cura di Alberto Cottino, con datazione "a poco prima del 1781" e indicazione topografica "anticamera dell'alcova dell'appartamento del Duca di Genevese e Conte di Moriana". Lo studioso propone un'interpretazione delle scene bibliche rappresentate, secondo cui quella in esame ritrarrebbe "l'apparizione dell'arcangelo Michele che mostra ad Agar una fonte. Secondo il racconto biblico Agar e Ismaele furono cacciati da Abramo nel deserto (Genesi, 22, 1-19). Avendo finito le scorte d'acqua conservate in un otre, Agar pose il figlio a morire all'ombra di un cespuglio. Ma un angelo, consolandola, le mostrò un pozzo d'acqua cosicchè madre e figlio furono salvi" (cfr. catalogo citato, p. 157)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100088454
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0