PATENA, serie di Gaia Innocente (secondo quarto sec. XIX)
PATENA,
post 1827 - ante 1827
Gaia Innocente (notizie Dal 1787 Al 1853)
notizie dal 1787 al 1853
Sezione circolare; tesa liscia. Interamente dorata
- OGGETTO PATENA
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MATERIA E TECNICA
argento/ doratura
argento/ fusione
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MISURE
Diametro: 16.7 cm
Altezza: 0.8 cm
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ATTRIBUZIONI
Gaia Innocente (notizie Dal 1787 Al 1853): argentiere
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nelle descrizioni inventariali otto-novecentesche reperite, la coppia di calici alla quale sono attualmente abbinate le patene in esame è ricordata corredata da esse. L'assenza di punzoni non permette di confermare con certezza che si tratti degli esemplari originali, dal momento che, spesso, tali suppellettili erano oggetto di sostituzioni e scambi, tuttavia, anche dato il loro stato di conservazione, ciò appare assai probabile. Benché la descrizione nella nota di pagamento non sia particolarmente dettagliata, appare probabile riconoscere gli esemplari in esame nella coppia di patene, con relative calici "arricchiti di molti ornati" del peso di oncie 62.3 indicati, unitamente ad altri interventi e commissioni, nella lista dei lavori presentata dall'orefice di corte Innocente Gaia il 2 agosto 1827. Si deve notare, inoltre, che negli anni compresi tra il ritorno dei Savoia in Piemonte a tutto il quarto decennio, i volumi dei conti di Casa Savoia registrano, per quanto attiene ai pagamenti per argenterie sia di uso domestico che ecclesiastico, unicamente il nome di Innocente Gaya che, evidentemente, non dovette svolgere in proprio tutte le commissioni affidategli, ma fu a capo di uno studio nel quale collaboravano, a vario titolo, altri argentieri. Innocente Gaya (notizie dal 1788 al 1853), contraddistinto dal punzone con il "Re Davide", accompagnato dalle iniziali I G, fu ammesso mastro argentiere nel 1788; nel 1814 venne eletto consigliere della Corporazione torinese ed ottenne, con Regie Patenti, la nomina ad orefice della Real Casa con il permesso di tenere due botteghe, cfr. A. Bargoni, Maestri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, pp. 126, 279, fig. G 10; A. Griseri, Argentieri piemontesi a Palazzo Reale, in A. Griseri-G. Romano (a cura di), Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Reale, settembre-dicembre 1986), Milano, 1986, p. 145. Non sono noti, al momento, suoi lavori al di fuori della committenza di corte
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087958A-0
- NUMERO D'INVENTARIO 2075-2076
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0