reliquiario antropomorfo - a braccio, opera isolata - ambito genovese (secondo quarto sec. XVII)
reliquiario antropomorfo a braccio
1638 - 1638
Base a sezione quadrangolare su piedini pure quadrangolari con le quattro facce definite da volute d'angolo e recanti ognuna uno scudo ovale entro cartella mistililinea sormontata da motivo fitomorfo superiormente concluso da cornice ad ovoli. Braccio vestito di una manica su cui è cesellato il motivo broccato del tessuto, consistente in rami fogliati arricciati in girali. Mano a getto sorreggente una freccia ( assicurata mediante anello saldato alla medesima e infilato nell'indice levato). nel braccio è la teca chiusa da cristallo di forma oblunga
- OGGETTO reliquiario antropomorfo a braccio
-
MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo/ cesellatura/ fusione
CRISTALLO
-
MISURE
Altezza: 52
- AMBITO CULTURALE Ambito Genovese
- LOCALIZZAZIONE Alessandria (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un atto rogato dal notaio G. Papino di Alessandria in data 19 gennaio 1639 si apprende che il Consiglio Comunale, "Havendo (...) ordinato che si facesse far custodia d'argento nella quale s'avesse da riporre la reliquia di San Sebastiano che si ritrova in San Siro", la affidò ai PP. Somaschi di detta chiesa, purchè il giorno della festa di S. Rocco il reliquiario venisse portato presso l'oratorio omonimo e là esposta alla pubblica venerazione per l'intera giornata. In un successivo documento del 16 agosto 1755 i PP. Somaschi precisano che la non ottemperanza della festività di S. Rocco non è imputabile a loro negligenza, bensì all'esistenza del nuovo reliquiario di S. Rocco stesso donato dal Marchese Vittorio Amedeo Ghilini. Con la soppressione napoleonico dell'ordine, il reliquiario venne nel 1803 restituito dai Somaschi al Comune; nell'anno successivo fu infine affidato dal Comune alla Cattedrale su richiesta del Capitolo, che intendeva esporlo sull'altar maggiore nel giorno della festa del Santo. Dell'oggetto è menzione in un'aggiunta tarda di altra mano all'Inventario della spettanza del Capitolo del 1780; è inoltre registrato negli inventari del 1816, 1828 e 1840: "d'argento fatto a braccio con piedistallo quadrato coll'Iscrizione Civitas Alexandriae ex voto collo stemma della Città, e freccia d'argento mobile fra la mano con entro la reliquia di S. Sebastiano, in figura bislunga in peso piemontese lib. 4, oncie ?.".Bibliografia di specifica: AMATO G., La Cattedrale di Alessandria: storia e descrizioni, 1985, p. 55; SPANTIGATI C., La Cattedrale di Alessandria, 1988, p. 128, 137 n. 94; CARAMELLINO C., in Bollettino della società piemontese di Archeologia e Belle Arti, 1989, v. XLIII, pp. 383 - 388, tavv. 114 6, 7
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100056096
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sulla base - EX VOTO/ CIVITATIS ALEXANDRIAE - lettere capitali - a incisione - latino
- STEMMI base - comunale - Stemma - Città di Alessandria - 2 - croce comunale
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0