altare, opera isolata - bottega piemontese (primo quarto sec. XIX)
altare,
post 1808 - ante 1810
Altare costituito da una mensa in laterizio e paliotto in legno dipinto a finto marmo, come le lesene laterali. Frontone triangolare. E'dedicato a San Luigi Gonzaga
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
GESSO
LEGNO
MURATURA
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MISURE
Profondità: 220
Altezza: 600
Larghezza: 205
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Andezeno (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel documento riguardante il legato Ormea sulla cappella di San Giuseppe, senza data ma risalente al 1765 (si legge "la fabbrica dela nuova chiesa parrocchiale fu principiata 12 anni or sono" Andezeno, Archivio Comunale, cartella Culto, fasc. 8) si afferma che la prima cappella a sinistra della chiesa, con altre due "era priva di destinazione" (destra e sinistra sono riferite a chi volge le spalle all'altar magiore). Nel 1767 i marmorai fratelli Rossi pongono le balaustre in marmo agli altari laterali modellate sul prototipo di quelle di San Giuseppe (a questo proposito si allega il documento nella sua integrità: Andezeno, Archivio Comunale, cartella Culto, fasc. 11, foglio sciolto: "posa della prima pietra della chiesa parrocchiale. Scritture, contratti e quittanze di lavori eseguiti 1753-1759). L'altare nel 1774 risulta dedicato a San Grato vescovo, arricchito di una icona "tertium altare in eodem parte dicatum est Santo Grato Episcopo, cuius expressa est imago in superius appensa decenti icone, etiam ex lateritio, et parieti adherens nonnullis suppellectilibus ornatum, suppedaneo tamen adhuc destitutus" (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Rorengo di Rorà, 1774, f. 189 v, 215). Il vescovo ordina che il suppedaneo venga costruito entro sei mesi, pena l'interdizione della cappella, ma evidentemente lo sforzo finanziario richiesto per l'edificazione della parrocchiale era stato così gravoso per la popolazione che essa non può farsi carico ancora di quest'ultimo intervento. Finalmente, in parte con elemosine in parte a proprie spese, il parroco don Luigi Craveri (in carica dal 1808 al 1832, L. Marzano, La storia della chiesa parrocchiale di Andezeno, s.d. p. 54) fa costruire un altare dal "nuovo di cotto e poscia fatto ornare di finti marmi tal che oggi è ridotto a tutta sua perfezione, decentemente fabbricato e provvisto de' necessari utensili ed arredi" (L. Marzano, La storia della chiesa parrocchiale di Andezeno, s.d. ma 1923, pp. 45-46) dedicato a San Luigi Gonzaga. Così lo descrive il Craveri per ottenere per tempo la benedizione del vescovo di Torino necessaria alla celebrazione della messa avvenuta l'11 giugno 1810. L'altare provvisto di icona spetta alla comunità, specifica il Franzoni nel giugno 1837 (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Franzoni, 1837, f. 108). In previsione della visita, nell'aprile dello stesso anno, F. Vitrotto aggiusta e sostituisce le antine in ferro battuto che chiudono la balaustra marmorea, come in tutti gli altri altari laterali (Andezeno, Archivio Comunale, cartella Culto, fasc. 5). La tipologia della balaustra, esemplata sui modelli di Stupinigi, eseguita su disegno del Prunotto, conserva modelli postjuvarriani tipici dell'architettura di corte della metà del XVIII secolo. L'ancona originaria, raffigurante S. Grato vescovo, è conservata nelle stanze sopra la parrocchiale. Nel 1902 vengono eseguiti lavori di restauro alla cappella, ma il comune si rifiuta di pagare le spese (L. Marzano, La storia della chiesa parrocchiale di Andezeno, s.d., p. 49). Il modello di altare "che serve per tutti gli altari della chiesa" è aggiornato al gusto ottocentesco ancora influenzato dal neoclassicismo nella severa ed un po' spoglia partizione geometrica dello spazio; è quello ligneo di derivazione juvarriana, tipologicamente vicino a quello oggi in S. Maria Maggiore ad Agliè, elaborato forse da G. Plura su un progetto di F. Juvarra per un altare laterale della cappella di S: Uberto a Venaria reale nel 1721 (P. Dardanello, Altari piemontesi prima e dopo l'arrivo di Juvarra, in G. Romano (a cura di), Juvarra, pp. 153-228). TRASCRIZIONE DOCUMENTO: Confessiamo noi sottoscritti fratelli Rossi marmoristi d'aver avuto e realmente ricevuto dalla Com.ta del luogo di Andezeno e per mani del Sig. Avv.to Giacomo Domenico Villa la somma di Lire Quattrocento venticinque dico £. 425 quali sono, per avere formato, provisto, messo in opera da suo posto una ballaustra di marmo nella chiesa parrocchiale di detto luogo, ed alla cappella ed altare di S. Giuseppe, esclusivamente però al ferro, piombo e maestranze stati dal med.mo Avv.to provvisti; qual somma ci è stata pagata a tenore del giudicio ed estimo dal Sig. Gio Batta Casasopra Architetto fattone della med.ma balaustra; ed altre delle cappelle pure esistenti in d.a chiesa sotto il 4 apto 1767, quittando però perciò per d.ta somma la med.ma Communità, a chi spetti/ Torino li 2 maggio 1767/ Andrea Rossi marmoraro/ Cassaro Rossi marmoraro (Andezeno, Archivio Comunale, cartella Culto, fasc. 11)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100055717
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0