Piede a sezione circolare con bordo modanato, raccordato al corpo centrale da anello bombato. Fusto con nodo centrale a pera, compreso tra nodi a rocchetto. Sottocoppa definito da sottili incisioni. Decorazione: nervature ad andamento elicoidale, cartigli, volute e fogliame sfrangiato rocaille

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione/ sbalzo/ cesellatura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Curione Gerolamo (notizie 1782-post 1803)
  • LOCALIZZAZIONE Mombaruzzo (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice riporta sotto il piede il marchio dell'argentiere astigiano Gerolamo Curione, ammesso Maestro nel 1782 e citato come orefice nel Rapporto del Prefetto del Tanaro (AT) del 26 Brumaio XI, 1802. Nel 1803 è proposto come assaggiatore dal Prefetto del Dipartimento del Tanaro dell'8 Messidoro XI e nominato il 6 Prairile XI (Bargoni, 1976). Il calice appartiene a un tipo di produzione molto diffuso a partire dagli ultimi decenni del XVIII secolo (in Liguria come in Piemonte e in Lombardia), nel quale il rigore proporzionale dei volumi è unito a una raffinata decorazione rocaille. La tipologia è di lontana ispirazione francese detta anche "a torciglione" per la presenza di nervature ad andamento elicoidale (cfr. "Settecento Lombardo", 1991, pp. 533-534, fig. V 116)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100054032
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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