San Secondo sbaraglia l'esercito di Maramaldo

dipinto, 1700 - 1700

L'affresco, analogo a quello della parete opposta, rappresenta un momento della leggenda legata alla figura di S. Secondo e alla sua azione protettiva nei confronti della città di Asti. in primo piano è rappresentato S. Secondo a cavallo che giunge in aiuto agli astigiani. Sullo sfondo una città, probabilmente Asti. In basso a destra lo stemma del vescovo Milliavacca

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Bianchi Federico (1635/ 1719 Ca)
  • LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco rappresenta un momento della vita leggendaria di S. Secondo in riferimento ad un momento reale della storia astigiana, risoltosi positivamente grazie appunto al presunto intervento del santo. Il 7 novembre 1526 il condottiero Fabrizio Maramaldo che era al servizio di Carlo V e comandava il presidio di Alessandria, giunse ad Asti con un minaccioso esercito e pretese di entrare in città stabilendo che se non fosse stato ricevuto con gli onori dovuti avrebbe saccheggiato la città. L'accesso fu negato e Maramaldo assediò la città. Dopo alcuni giorni di cannoneggiamenti gli assedianti riuscirono ad aprirsi una breccia tra le mura del borgo S.Pietro e si lanciarono all'assalto, ma furono respinti dagli astigiani guidati da Matteo Prandone e rapidamente tolsero l'assedio. La vittoria improvvisa ed inaspettata fu attribuita, più che ai difensori della città, all'intervento miracoloso di S. Secondo. La leggenda alimentata dalla testimonianza di un ufficiale dell'esercito di Maramaldo (Deposizione pubblicata dai Bollandisti, Acta A.S., v. III Martii, p. 809, n. 8 citata in G. Bosio. Storia della Chiesa di Asti, Asti 1894, p. 379, n. 1 e 2, pp. 380-382) vuole che i soldati invasori restassero atterriti dal suono di una misteriosa voce che intimava loro di indietreggiare. Per celebrare questa vittoria nel 1591 venne eretta la chiesa di S. Secondo detta "Alla Vittoria", nello stesso luogo dove era stata aperta la breccia nelle mura. La chiesa era decorata con parecchi dipinti, tra i quali alcuni affreschi che riproducevano piante topografiche della città e dei dintorni, datati intorno al 1600 (L. Gentile, Storia di S. Secondo, Asti 1933, pp. 122-123), andati distrutti quando, nel 1930, la chiesa venne demolita senza che ne fosse stata presa alcuna documentazione. Bibliografia: C. Ecclesia, Insigne Collegiata di S. Secondo, Asti 1961, p. 47
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046910
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - 1700 - a pennello -
  • STEMMI in basso a sinistra - vescovile - Stemma - Milliavacca -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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