progetto per l'altare maggiore di San Gaudenzio
Il disegno rappresenta un progetto d'altare, dato nella parte inferiore da un piano mensa retto da due angiolini, sottostante il quale è la sagoma di un sepolcro. Al di sopra è uno scalino, la cui facciata è decorata da cartigli e volute. Al centro è il tabernacolo. Al di sopra si diparte la macchina del ciborio data da un elaborato baldacchino a colonne sovrastato nella parte terminale da volute e pinnacoli a forma di stella. All'estremità superiore è Cristo risorto. Ai lati del baldacchino sono due figure di vescovi (presumibilmente San Gaudenzio e Sant'Agabio) e figure di angeli sono alla base della macchina, mentre nella parte terminale sono Melchisedech e Mosè. Intorno al disegno dell'altare sono stati aggiunti in epoca più recente (800) fiori di carta incollati
- OGGETTO disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta bianca/ acquerellatura/ penna
-
ATTRIBUZIONI
Ruggeri Giovanni (1680 Ca./ 1745 Ca)
- LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE All'inizio del 700 la Fabbrica Lapidea di San Gaudenzio si pone il problema di rimodernare l'altare maggiore della basilica, fino a quel momento costituito da una struttura lignea provvisoria. L'episodio è in parte chiarito dai documenti, dai quali apprendiamo i nomi degli artisti incaricati della commissione dell'altare, nonchè da tre disegni conservati attualmente nella biblioteca capitolare e preparatori dello stesso. Gli artisti convocati in tempi diversi sono Pietro Francesco Prina, Giovanni Ruggeri e Giuseppe Natali (si sceglierà il progetto di quest'ultimo). Il disegno in esame dovrebbe corrispondere con quello elaborato dall'architetto Giovanni Ruggeri (cfr.: M. Dell'Omo, Versatilità e fasto barocco nelle opere novaresi di Pietro Francesco Prina per le chiese del Monserrato, di San Gaudenzio e di San Giovanni, in "Novara", 1989, (3), pp. 93-104), al quale la Fabbrica fa uno specifico pagamento al 15 marzo 1709 "aconto disegno altar maggiore". Relativa a questo stesso progetto è una lettera inviata dalla Fabbrica a Roma, nella quale si allude ad un ciborio non eseguibile perchè troppo imponente. Quanto all'attribuzione al Ruggeri, architetto di origine forse romana ma operante a Milano, depongono una serie di concordanze stilistiche con il catafalco di sua mano per Maria Anna d'Austria (1696), con l'altare milanese di San Nazaro, ma anche con le opere più propriamente architettoniche, nella vivacità capricciosa dei motivi decorativi e nella ricorrenza di elementi decorativi quali i pinnacoli a forma di stella (per il Ruggeri cfr.: M. Caligaris, Aspetti e riflessi dell'architettura lombarda del periodo barocco in alcuni apparati eseguiti a Milano, in "Contributi dell'Istituto di Storia dell'Arte Medioevale e Moderna dell'Università Cattolica di Milano", 1966, pp. 84-85; C. Perogalli, L'architettura dal barocchetto al neoclassico, in L'Europa riconosciuta. Anche Milano accende i suoi lumi, Milano 1987, pp. 42-58)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046573
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0