pianeta, opera isolata - manifattura italiana (terzo quarto sec. XVII)

pianeta 1656 - 1666

La pianeta fa parte di un paramento liturgico composto da: pianeta, due tonacelle, velo di calice. La pianeta, di colore verde è composta di n. 15 pezze di tessuto serico omogeneo e di varie dimensioni. E'bordata da galloni (h cm 4 e 1,2) in seta gialla e argento dorato filato e lamellare; eseguiti al telaio. La fodera è in taffetas verde. Il disegno del tessuto è prodotto da una lavorazione particolare della pezza ottenuta attraverso la pressione con rulli appositi che danno l'effetto di onda. Gros de Tours. Orditi: uno di fondo in seta verde. Trame: una di fondo in seta verde. Sullo stolone posteriore è applicata l'arma del committente cimata da cappello verde e con triplice ordine di fiocchi verdi. Su fondo argento, aquila affrontata, leone rosso volto a sinistra, sei coppe su tre ordini di fasce argento su campo rosso. Gros de Tours ricamato e dipinto

  • OGGETTO pianeta
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento/ doratura/ lamellatura
    seta/ gros de Tours
    seta/ pittura
    seta/ ricamo
    seta/ taffetas
  • MISURE Altezza: 123
    Larghezza: 81
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il paramento è conservato nel cassetto "Paramenti verdi" del lato occidentale della sacrestia superiore del duomo. L'arma permette di riconoscere la pianeta nelle descrizioni redatte in occasione delle visite pastorali in quella appartenente al vescovo Giulio Maria Odescalchi, nominato vescovo novarese il 2 marzo 1656 e morto il 28 agosto 1666 (A. Barlassino-G. Piccioni, Novara sacra, Novara, 1933, p. 358). L'attribuzione a Giulio Maria, anzichè al fratello Benedetto, anch'egli vescovo novarese, ma assunto al soglio pontificio come Innocenzo XI, è confermata dalla presenza sul paramento del colore verde del cappello e dei sei fiocchi, mentre il fratello a Novara era già cardinale e poteva fregiarsi del colore rosso. Al decennio 1656-66 è quindi da circoscrivere la realizzazione del parato liturgico che nel 1819 risulta essere di "moella ondata verde" (ASDN, VP, a. 1819, f. 47r.) con galloni d'oro e arma del vescovo Giulio Maria Odescalchi. Troppo imprecise sono le descrizioni di alcuni arredi nelle visite pastorali precedenti, nonostante vi compaiano vari paramentali con l'arma Odescalchi, sinora non tutti rintracciati. Non è stato possibile appurare come sia stato acquisito il parato, pur incompleto, qui analizzato. Riguardo al luogo di produzione, si può ipotizzare una provenienza dall'ambito lombardo, considerata la supremazia conservata nel settore dal prodotto italiano fino a tutta la metà del Seicento, anche se rimane ancora impossibile stabilire quali fossero i relativi centri di produzione. (Per alcuni tessuti in commercio a Milano nel 1628 cfr. P. Marabelli, "1628, un campionario milanese di tessuti serici, in "I tessili antichi e il loro uso" III convegno CISST, Torino, 1984, pp. 303-304). Per il termine MOELLA: Il Gros de Tours moirè è la definizione tecnica del tessuto della pianeta qui analizzata del duomo di Novara e indicata negli inventari del 1819 come "Moella". Con "moella" o "movella" sono indicati altri paramenti della sacrestia del duomo come, ad esempio, il velo omerale bianco tecnicamente da definire come Gros de Toura moirè. Interessante è l'analogia di definizione con "amuer" o "amoer" utilizzato nella prima metà del XVIII secolo a Modena negli inventari di fabbriche seriche locali per lo stesso tipo di tessuto serico. (per i tessuti modenesi cfr.: AA.VV. La collezione Gandini al Museo civico di Modena, Bologna, 1985)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046444
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • STEMMI sullo stolone posteriore - vescovile - Stemma - Odescalchi Giulio Maria - Cimato da cappello verde e con triplice ordine di fiocchi verdi. Su fondo argento, aquila affrontata, leone rosso volto a sinistra, sei coppe su tre ordini di fasce argento su campo rosso
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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