coprileggio d'altare, opera isolata - manifattura italiana (metà sec. XVII)
Il coprileggio, di colore verde, è confezionato con un telo unico, e bordato da galloni a frangia di seta verde e di metallo eseguiti al telaio (h cm. 2,2). La fodera è in taffetas verde brillante. Il motivo decorativo del tessuto è composto da un nastro a pizzo con foglie e fiori tipo fiordaliso che, posto parallelamente a un tralcio fogliato, si sviluppa a maglie ovali a doppia punta, al cui centro campeggia un vaso da cui fioriescono tre tralci fioriti stilizzati e disposti simmetricamente. Damasco raso R.D.D.: cm 43 x n.r. (ma sueperiore all'altezza del telo, di cm 58). Orditi: uno di fondo in seta verde. Trame: una di fondo in seta verde. Costruzione tecnica: il damasco è ottenuto dall'accostamento della faccia-ordito, utilizzata per il fondo, e della faccia-trama, impiegata per l'effetto di disegno, di una medesima armatura, il raso da 5, realizzata con fili di una sola catena e da una trama, entrambi in seta verde
- OGGETTO coprileggio d'altare
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MATERIA E TECNICA
seta/ damasco
seta/ raso
seta/ taffetas
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MISURE
Altezza: 58
Lunghezza: 242
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il coprileggio è conservato nel cassetto indicato con la scritta "paramenti verdi" posto sul lato occidentale della sacrestia superiore del duomo. Il tessuto non è riconducibile ad alcun parato considerate le descrizioni sommarie degli arredi elencati negli inventari preparati in occasione delle visite pastorali condotte dai vescovi novaresi. Ad esempio nel 1657 sono elencate "pianete di colore verde" (ASDN, VP, a. 1657, t. 265, f. 124). L'ampiezza del telo permette la lettura completa del modulo compositivo. La resa stilizzata del vaso con i fiori e la rigida simmetria che lo caratterizza, contrasta con la formazione più libera e sciolta dei dettagli che connotano caratteri più innovativi che convivono con quelli propri della tradizione rinascimentale. Ad esempio si rivela l'accentuata stilizzazione formale e una certa staticità compositiva. Tali elementi inducono a proporre per il telo novarese una datazione prossima alla prima metà del XVII secolo. Si tratta probabilmente di tessuti di produzione italiana, in considerazione della supremazia conservata nel settore della Lombardia e del Piemonte (cfr.: per tessuti analoghi: D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano, 1974, fig. 238-239; B. Markowscky, Europaische Seidengewebw des 13-18. Jahrhunderts, Colonia, 1976, fig. 133; I. Silvestri, scheda n. 2, pp. 126-127, in: Tessuti antichi nelle chiese di Arona, cat. della mostra a cura di D. Devoti e G. Romano)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046443
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0