pianeta, opera isolata - manifattura italiana (prima metà sec. XVIII)

pianeta, 1715 - 1740

La pianeta fa parte del paramento liturgico che si compone di: pianeta, stola. La pianeta, di colore bianco con ricamo d'oro, è confezionata con n.8 pezze di tessuto omogeneo e di verie dimensioni. E'rifinita esternamente con galloni (h cm. 1.5) di argento dorato eseguito al telaio. La fasce laterali sono suddivise dallo stolone per mezzo di galloni ricamati sul tessuto. La fodera è di taffetas rosso. Il motivo decorativo si sviluppa simmetricamente per tutta l'ampiezza del paramento sia sul recto sia sul verso. Nello stolone esso è composto da motivi a volute (dello spessore di cm 2 ca.) mistilinee e fogliate sopra le quali si pongono e si intrecciano sottili rami con pampini e piccoli fiori. Nelle fasce laterali prevalgono ancora sottili rami con boccioli, pampini e foglie con andamento prevalentemente curvilineo intervallati da brevi motivi tipo cornice modanata. Gros de Tours lanciato ricamato. Orditi: uno di fondo in seta bianca. Trame: una di fondo in seta bianca, una lanciata supplementare in argento dorato lamellare legata dall'ordito di fondo ogni colpo di trama. Il ricamo è a fili distesi senza imbottitura, a punto piatto, a punto catenella e punto stuoia, con oro filato (anima in seta gialla) e lamellare applicato con seta gialla. (Continua nel campo OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO pianeta
  • MISURE Altezza: 111
    Larghezza: 73
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta e la stola sono conservate nel I cassetto del lato settentrionale del mobile centrale della sacrestia superiore del duomo. L'arma di Giberto Borromeo permette di riconoscere il parato nelle relazioni degli atti di visita condotte dai vescovi novaresi. La pianeta è descritta per la prima volta nell'inventario delle reliquie, delle suppellettili e dei paramenti conservati nella sacrestia superiore del 1764, Vescovo monsignor M. A. Balbis Bertone; dopo la pianeta violacea e oro del vesovo Borromeo: "Un'altra Pianeta tutta a ricamo d'oro col fondo di tela d'argento con l'arma del Cardinale Borromeo, con pizzo d'oro, attorno foderata in zendal bianco, con stola e manipolo simile..."(ASDN, VP, a.1764, t.350,f.283). Il cappello cardinalizio che cima l'arma della pianeta fornisce un termine "post quem", il 17 gennaio 1715, data di nomina a cardinale di Giberto Borromeo, già vescovo di Novara dal 1714 (A. Barlassina-G. Picconi, Novara sacra, 1933, p. 358). La data di morte, il 22 gennaio 1740 rimane l'altra data di riferimento per questa e l'altra pianeta Borromeo. Tale datazione ben si adatta al motivo decorativo ancora carico di elementi barocchi di fine seicento negli stoloni, e più fluido e lieve nelle fasce laterali in cui abbondano motivi fogliati e romboidali simili a quelli della pianeta in seta rossa e oro del tesoro della cattedrale di Asti, da N. Gabrielli datata all'inizio del XVIII secolo (N. Gabrielli, Arte e cultura ad Asti, Asti, 1977, p. 119). Dai documenti non emerge il motivo dell'acquisizione del paramento. Non è possibile risalire, attraverso i libri dei conti della cattedrale, al ricamatore, ma in considerazione dell'alta qualità del prodotto e la dipendenza dall'ambito culturale lombardo, si potrebbe ritenere opera di un ricamatore novarese o milanese. Nella Giunta al Museo novarese L. A. Cotta cita per bravura una ricamatrice novarese residente ad Orta, (ASDN, Fondo Frasconi, XII/A) della quale non è nota alcuna opera. Non è da escludere che la pianeta analizzata possa provenire dal laboratorio di tale ricamatrice. Il tessuto ha richiesto l'impiego di un telaio al tiro, i galloni sono coevi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046432
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • STEMMI in basso allo stolone sul retro - cardinalizio - Stemma - Borromeo Giberto - Scudo cimato da cappello a tre ordini di fiocchi (per un totale di n. 6 rosso corallo), inquartato: nel I di rosso alla corona antica d'oro, posta in sbarra; nel II d'argento, a due trecce di rosso poste in sbarre annodate in croce di S. Andrea; nel III d'azzurro, a tre anelli intrecciati d'oro; nel IV di rosso al freno d'argento, posto in bande
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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