progetto d'organo
Organo con cassa a tre campate. Quella centrale è delimitata da due pilastrini sormontati da vasi ed ha una trabeazione formata da grandi volute ad S da cui pendono festoni d'alloro e su cui sono seduti un angelo con tromba, a sinistra, un altro con timpani a destra. Due grandi volute mancanti, disposte simmetricamente, su cui sono due angeli con la tromba, raccordano la campata centrale con i pilastrini laterali. In alto vi è un finestrone rotondo chiuso da infissi con vetri, con cornice ornata di bottoni e volute con fogliame. Festoni d'alloro si trovano anche nei due pannelli della parete sinistra dell'orchestra, dove vi è la porta. Nella parte inferiore del foglio è disegnata la sezione della cassa. Inchiostro nero, acquarello grigio, seppia e rosa. Nella parte sinistra della campata centrale vi è un festone d'alloro disegnato da altra mano
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquerellatura/ penna
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ATTRIBUZIONI
Martinez Francesco (1718/ 1777)
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il progetto del nuovo organo per la chiesa dell'Annunziata, da realizzare in sostituzione di quello costruito su disegno di Giuseppe Callandra nel 1716, fu fatto da Francesco Martinez nel 1776 e realizzato nel corso dello stesso anno e di quello seguente. Nell'agosto 1776 furono firmati i contratti col minusiere Giovan Battisata Pianca e con lo scultore Michele Croce, i quali dovevano lavorare secondo il progetto del Martinez e "l'Instruttione" di G.B. Feroggio. Il 28 marzo 1778 il tesoriere Francesco Sebastiano Guglielminetti, infatti, paga L. 189 al Croce "quali in seguito al disegno del Regio Architetto Martinez e successiva Instruttione delli 25 Maggio 1776 dal Sig. Architetto Giovan Batta Feroggio ricevuta dal detto scultore e scittura di sottomissione da essa passata li 22 agosto 1776 relativamente alle due liste (cfr. Archivio della Confr. della SS. Ann., Registro dei mandati 1769-1786, p. 253). Il minusiere Pianca, in una lista del 1776, elenca vari lavori per l'orchestra dell'organo, mentre il 29 marzo 1777 si obbliga "di dar fatto a tutta roba, e fattura secondo le migliori regole dell'arte ed a opera colaudata il lavoro portato dal disegno del Sig.R.o Architetto Martinez attorno il plaffone della grande orchestra...cioè di far mettere in opera tutte le cornici tanto diritte che contornate tuttatorno de'mediglioni, Bussola, muraglione sotto il plaffone". Ancora il 22 marzo 1778 riceve L. 10 sempre "per le proviste fatte per il nuovo organo" (cfr. ibidem, pp. 209-210-254). Vari lavori di ferramenta per la "nuova cassia dell'organo" eseguiti nel 1777 vengono pagati il 22 marzo 1778 al sercagliere Pietro Rossetti, fra cui "fato n. 8 buone viti in bosco e il tutto messo in opera, che serve per li putini sevra la cassa dell'organo" (cfr. ibidem, p. 253). Quanto ai lavori di scultura, cui si era impegnato Michele Croce, in un mandato del 21 marzo 1778 risulta che "il medesimo Croce non avendo formato a dovere le n. 6 Cascade d'alloro portate dal suddetto dissegno, il Sig. Architetto Barberis incaricato dell'inspezzione su tale lavoro, non le ha trovate degne di collaudazione e gliene ordinò più volte il raccomodo, ciò non ostante non riuscirono di servizio, in conseguenza diede ordine che se ne facessero formare altre dallo scultore Pellengo, come si fece e sono le esistenti in opera (cfr. ibidem). Quest'ultimo ricevette il 14 febbraio 1778 lire 64 in pagamento "per aver fatto dissegni in grande delle cascade che si sono poste in opera alla cassa dell'organo...più per aver fatto nelle campade laterali della sud.a 4 cascade di alloro a rilievo onz. 3 circa ornate con bindelli...più altre due cascade grandi fatte nel campo di mezo, lavorate uniformi alle altre con intreccio di bindelli" (cfr. ibidem, p. 254). Queste sculture furono poi dorate dagli indoratori Giardino e Viola (o Piola e Scala) (cfr. ibidem, p. 253). Ai lavori per l'Organo prese parte anche lo "scultore figurista" Stefano Clemente, al quale, il 10 gennaio 1778, furono pagate 62 lire per "due putini" e "una testa di Angelo", collaudati da Luigi Barberis (cfr. ibidem, p. 243). Nei mandati relativi agli anni 1776-78 non si è incontrato il nome del mastro organaro, ma mi pare plausibile formulare l'ipotesi cha abbiano costruito il nuovo organo i fratelli Concone. Francesco Maria, Giambattista e Gioachino Concone compaiono infatti come membri della Confraternita, ad esempio, nella tavola degli Uffiziali del 1773 ed appartengono ad una famiglia la cui attività di organari è documentata all'Annunziata ancora per parte del secolo successivo. Bibliografia: La Confraternita della Ss. Annunziata, a cura dell'Amministrazione, Torino, Bottega d'Erasmo, 1964, tavola nella sezione documenti
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042654
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI a sinistra in basso - Martinez Archit.o R.o - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0