reliquiario a tabella,
Piccola bacheca in legno dorato, racchiudente 13 piccole reliquie appese su un fondo di velluto rosso. Chiusa da un anello di vetro. Secondo regole scenografiche il pannello può essere celato agli occhi dei devoti da due cortine di raso verde scorrevoli lungo una cordicella tesa al bordo superiore. Si chiude con due ganci laterali. In alto a sinistra è la placchetta ovale in metallo smaltato bianco col n. 27 inciso in nero
- OGGETTO reliquiario a tabella
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MATERIA E TECNICA
ceralacca
METALLO
tessuto
VETRO
- AMBITO CULTURALE Bottega Astigiana
- LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La povertà del materiale e la semplicità dell'oggetto oltre all'assoluta mancanza di documenti non permettono una collocazione cronologica precisa del manufatto. La moda di disporre molteplici piccoli oggetti entro uno spazio definito o un'unica cornice si diffonde intorno al IV decennio del secolo come testimoniano la fotominiatura degli Ufficiali di stato maggiore al seguito di Vittorio Emanuele II (v. scheda 1137 di M. Falzone di Barbarò, p. 932 in Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773/1861, Torino 1980) e i ritratti di Vittorio Emanuele II, entrambi datati 1861. Per allargare il repertorio dei dati in un settore assai poco esaminato finora, va ricordato il reliquiario di S. Desiderio nella chiesa capitolare di S. Maria Assunta, archivio capitolare, proveniente da Palazzo Mazzola, già sede dell'Opera Pia Buon Pastore di Asti, datato alla metà del sec. XIX. Le reliquie sono inventariate dal Lanfranchi nel 1934 alla voce "reliquiari con autentiche racchiusi in un sol quadro sotto vetro dal n. 28 al n. 40". Si sono conservati tutti. Non così le autentiche, che mancano in alcuni casi. Esse sono legate insieme con una cordicella su cui è scritto "autentiche delle reliquie che sono chiuse in un quadro in casa". Il quadro evidentemente era conservato in canonica. Fu il Lanfranchi dunque che nel 1934 lo collocò nel vano portareliquie posto dietro l'altare maggiore insieme agli altri. In questo gruppo è compresa anche l'autentica della reliquia della Beata Ghirlanda da Iridino, vergine martire carmelitana, rilasciata dal vescovo di casale Luigi Avogadro nel 1783 "reposimus in parvam thecam argenteam figurae ovalis, chrystallo in anteriori et in vitro in posteriori parte..."
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042384
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in alto a sinistra - 27 - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0