stauroteca,
Piccola croce reliquiario in legno intagliato. All'incrocio dei bracci si apre una teca ovale per contenere le reliquie, attualmente vuota. La base piramidale poggia su quattro piedini semisferici. Sopra una pronunciata modanatura s'innalza il braccio verticale interrotto a metà da un decoro a due lunette semicircolari raffrontate. I tre bracci più corti terminano con un nastro decorativo intagliato e trilobato
- OGGETTO stauroteca
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MATERIA E TECNICA
VETRO
- AMBITO CULTURALE Bottega Astigiana
- LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Oggetto devozionale di forma molto semplice e consueta. La particolare linea della croce, la forma dei piedini suggeriscono una datazione prossima agli anni'20 del secolo XX. E' menzionato al n. 41 dell'Inventario Lanfranchi (1934) alla voce "Racchiusi in reliquiari distinti" e fra parentesi (reliquiario legno). All'interno della teca non si capisce se la reliquia ci sia ancora in quanto rimane un foglietto di carta con la sagoma scura della croce e null'altro. Non si vedono sigilli. Un'altra reliquia della Santa croce è elencata al n. 36 dell'inventario Lanfranchi e fra le autentiche se ne trova una riguardante la nostra reliquia, rilasciata il 24 settembre 1855 dal vescovo di Asti Filippo Artico "ex ligno crucis Domini Nostri Jesu Christi(...) reposita in parva cruce ex argento dono dedimus (...) Rev. D.no Petro Mensio Archipresbitero Oppidi Villanovae". Anche nella parrocchiale di Valfenera è conservata una reliquia con autentica della Santa Croce (Marocco, Valfenera arte e storia, Torino 1947, p. 180). Nella stessa occasione il Vescovo Artico rilasciò l'autentica per molte altre reliquie; il suo stemma ha la stella polare superiormente e la rosa dei venti inferiormente. Un'altra autentica della reliquia della Santa croce è rilasciata il I ottobre 1810 dal vescovo porfiriense frate Giuseppe Bartolomeo Menocchio dell'Ordine Agostiniano, prefetto al Sacrario Apostolico e Assistente al Soglio pontificio. L'autentica è collettiva in quanto rilasciata anche per le reliquie di San Giuseppe, S. Anna, S. Cecilia e la B. Veronica "quas reverenter collocavimus in theca auricalc. deargentato ovalys figurae unico cum stallo munita". Fu rilasciata a Roma. lo stemma è un cuore con sopra le corna di cervo, una banda a tre stelle e, nella metà inferiore, la fiamma della fede. Una più antica autentica riguardante una reliquia della S. Croce è quella del vescovo Colossenis rilasciata a Roma il 14 aprile 1760 "...quas reverenter collocavimus in cruce arg.a filo serico rubro coloris ornata anteriori parte Cristy munita a bene clausa (...) sigillo nostro signata". Non si riesce a capire perciò a quale delle due reliquie della Santa Croce si riferiscano le autentiche poichè è evidente che la croce di legno non è settecentesca nè di primo'800. Al contempo le reliquie elencate nell'autentica del vescovo Menocchio non sono più in chiesa nè vengono citate dall'Arciprete Lanfranco. Appare dunque probabile che la reliquia della Santa Croce qui conservata sia più antica del reliquiario in legno scolpito dell'inizio del Novecento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042375
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0