altare maggiore, opera isolata - bottega piemontese (ultimo quarto sec. XVIII)
altare maggiore,
1775 - 1799
Di struttura imponente e severa, con mensa avanzata, sorretta da pilastrini, e alzata di tre gradini. La decorazione consiste in un rivestimento di specchiature rettangolari marmoree, diverse per colore e tessitura (dai neri, ai grigi, ai rossi screziati di viola) bordate da cornicette in stucco dorato e marcate dalle superfici nere dello zoccolo e dei ripiani. Il tabernacolo ha un timpano ad arco ribassato sorretto da lesene e piccoli capitelli in stucco dorato. Il terzo gradino, con finte specchiature dipinte, appartiene ad un antico restauro
- OGGETTO altare maggiore
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MISURE
Altezza: 210
Larghezza: 390
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica minore della Beata Vergine di Loreto
- INDIRIZZO Piazza Antico Borgo del Loreto, s.n.c, Tortona (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare è approdato a Santa Maria di Loreto dalla distrutta chiesa di S. Marziano solo all'inizio dell'Ottocento per offerta di un ignoto donatore. Sulla vicenda esiste il minuzioso verbale della congregazione del 9 agosto 1807, corredato da un lungo promemoria di pugno del confratello Ottavio Agostino Scorza che agì da mediatore (Archivio della Confraternita di S. Maria di Loreto, ora presso l'Archivio della Curia di Tortona, Libro IX delle Congregazioni: 1793-1816). Al momento dell'acquisizione, nel 1803, l'altare consisteva della mensa e di due gradini soltanto, sormontati da una fastosa edicola marmorea, ora collocata nella curva dell'abside (cfr. scheda 01/00042100). Il complesso va quindi considerato unitariamente, espungendo però il terzo gradino, con finte specchiature dipinte ed evidentemente aggiunto per bilanciare la perdita dell'alzata nella nuova sistemazione del 1807. Possiamo farci un'idea abbastanza precisa dell'oggetto grazie a un disegno acquerellato che si conserva nell'archivio della confraternita (Disegno dell'ancona ed altar maggiore, cartella D n. 7) e che pare essere il vero e proprio progetto poichè vi figurano l'alzato, la pianta e le indicazioni precise sui marmi da utilizzare (la verifica della nomenclatura non è semplice; mi limito perciò a trascrivere la lista: "Nero, Sarazeza, Diaspero, Brocatello di Spagna, Machia Vechia, Ochadino, Moscarda Rosa, Ardese, Brocatello"). Il progetto non è datato, ma vi figura il nome del priore dei domenicani di San Marziano, certo Mario Priora da Prediri (?), e l'autore potrebbe essere il "Proli" che si firma sulla destra del disegno. Partendo da questi dati si potrà forse risalire per via documentaria alla datazione sicura dell'altare. Per il momento l'indizio più interessante viene dalle due differenti soluzioni proposte nel progetto per gli elementi che fiancheggiano il fastigio dell'edicola. In sostanza, il committente doveva scegliere tra ricche volute vegetali e lampade baccellate con manici a greca di gusto spiccatamente archeologico. Nella versione definitiva prevalse, come oggi vediamo, un modello semplificato delle lampade, ma, tanto la tipologia neo-greca delle lampade del disegno, come la vena eclettica implicita in questa opzione, suggeriscono una datazione all'ultimo quarto del Settecento. Alcuni caratteri dell'altare, come la foggia dell'edicola, il tipo e la disposizione delle incrostazioni marmoree, discendono da modelli più antichi, direi di fine Seicento-inizio Settecento e, tuttavia, l'aspetto complessivamente rigido, la geometria un pò fredda che sovrintende all'articolazione di pilastrini, colonne, specchiature e decoro in stucco, tradiscono l'impronta accademica di fine Settecento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042098
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0