trasporto della Santa Casa a Loreto

dipinto, 1775 - 1799

La scena, racchiusa entro una cornice in stucco quadrilobata è impostata con un ardito scorcio dal basso che spinge in primo piano una coppia di angeli in volo, avvolti da manti fluttuanti e rigonfi, che sorreggono la Casa di Loreto. In alto, tra lembi di nuvole dai riflessi dorati e le ampie pieghe di una candida veste, appaiono la Vergine con il Bambino e teste di cherubini. Sullo sfondo, d'un turchino intenso, spiccano i toni brillanti del rosso del verde dei panneggi degli angeli. Al di sopra dell'affresco è un tondo dipinto, con cornice in stucco, con l'arma della Santa Sede (triregno e chiavi) e un cartiglio con iscrizione

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica minore della Beata Vergine di Loreto
  • INDIRIZZO Piazza Antico Borgo del Loreto, s.n.c, Tortona (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di una copia di qualità molto modesta del celebre affresco dipinto da Giambattista Tiepolo sulla volta della chiesa degli Scalzi a Venezia nel 1743. Il dipinto, distrutto in un bombardamento del 1915, ci è noto attraverso una fotografia e un bozzetto preparatorio pubblicati da G. Fogolari nel 1931 (Il bozzetto di Tiepolo per il trasporto della Santa Casa di Loreto, in "Bollettino d'Arte", XXV, 1931, pp. 18-32; cfr. anche A. Morassi, G.B. Tiepolo: his life and work, London 1955, fig. 23, e, per i bozzetti, A. Morassi, A complete catalogue of the paintings of G.B. Tiepolo, London 1962, figg. 87-88). La datazione dell'affresco, che semplifica la composizione, appesantisce i tratti delle figure anche con l'impiego di una gamma cromatica dai toni ostentatamente squillanti, va probabilmente legata a quella della decorazione in stucco del portale. Più che ad una copia dall'originale, si deve pensare alla presenza di modelli circolanti sotto forma di incisioni, ancor più se si tiene conto di un altro episodio della fortuna del dipinto di Tiepolo come quello della copia conservata al museo del Santuario di Loreto e che porta per ora una generica datazione al XIX secolo (F. Grimaldi, Loreto. Palazzo Apostolico, Bologna 1977). Fatti come questo possono aver avuto una funzione di tramite, dati anche i legami che univano il santuario marchigiano alla chiesa di Santa Maria di Loreto. Difficile invece, allo stato attuale, valutare il tondo con l'arma della Santa Sede; la presenza di un soggetto analogo è attestata già nella descrizione di Giovanni D'Aponte nel 1755, ed è probabile che esso sia strato fedelmente ripreso in questa versione più tarda (G. D'Aponte, Relazione e descrizione della pianta della chiesa, ospedale e casamenti di ragione della confraternita della SS. Trinità sotto il titolo de S. Vergine di Loreto, ms. 1755, Archivio della Confraternita di S. Maria di Loreto, ora presso l'archivio della Curia di Tortona, cartella D n.5)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042085
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul cartiglio del tondo in tempera bruna - SACROSANCT[AE]/ LATERANENSIS/ ECCLESIAE - lettere capitali - a pennello - latino
  • STEMMI nel tondo - religioso - Stemma - santa sede - Triregno e chiavi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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