apostoli a mezza figura

dipinto, 1460-1470
De Champo Joannes (bottega)
notizie metà sec. XV

Lungo l'intradosso dell'arco di ingresso alla Cappella detta di S. Giorgio, si affacciano all'interno di finestrine i 12 Apostoli a mezzo busto, ciascuno accompagnato da una scritta di riconoscimento e da alcuni versetti del Credo. In alcuni casi la figura dell'Apostolo è accompagnata da ulteriori segni di riconoscimento. La decorazione si apre con la figura di S. Pietro e si chiude con quella di S. Mattia

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 320
    Larghezza: 43
  • ATTRIBUZIONI De Champo Joannes (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Scarse sono le notizie documentarie sulla Cappella detta di S. Giorgio, dove sono ubicati gli affreschi in esame; facente parte della della vecchia chiesa di S. Vicncenzo distrutta, quando a metà Cinquecento sulla sua area si decise di costruire la nuova Basilica di S. Gaudenzio, funziona fino a metà Seicento come sacrestia della nuova chiesa, nonchè da deposito delle reliquie di S. Gaudenzio e S. Adalgiso, fino al momento della costruzione dello scurolo, dove nel 1711 le reliquie di S. Gaudenzio sono definitivamente ubicate (cfr. A.S.D.N., "Visita pastorale Bascapè", tomo n° 28, ff. 11v, 17v; Ibidem, "Visita pastorale Taverna", tomo n° 264, ff. 3r, 17v; Ibidem, "Visita pastorale Odescalchi", tomo n° 265, f. 511v; G. A. Prina, "Il trionfo di S. Gaudenzio", Milano 1711, pp. 9, 20; M. Dell'Omo Rossini, "Splendori di una magnifica gloria. Gusto settecentesco e committenza nello scurolo di S. Gaudenzio di Novara", Novara 1984). Dopo la rimozione delle reliquie citate, il locale perde definitivamente di importanza e si limita a funzionare come magazzino deposito della Basilica. Nelle visite pastorali citate mancano notizie degli affreschi, nonchè della dedicazione originaria della Cappella che solo dal Prina è detta di S. Giorgio (cfr. G. A. Prina, op. cit.). Alcuni problemi rimangono ancora da chiarire, come quello relativo al segno verticale che attraversa per lungo gli affreschi (segno di una vecchia tamponatura), che fa pensare all'inserimento di un tramezzo poi rimosso. Le fonti, al riguardo, poco ci soccorrono, in quanto aride di dati. La teoria di Apostoli qui in esame è comunque un documento significativo di quella cultura figurativa quattrocentesca di cui, attualmente, poche tracce rimangono in città (si pensi ai frammenti del Duomo, ricomponibili con altrettanti frammenti del Museo Civico di Novara; cfr. G. Romano, "Il museo novarese, 1874-1987", catalogo della mostra, in corso di stampa). Gli affreschi rappresentano un ulteriore apporto alla cultura ruotante nell'ambito di Joannes de Campo, su cui come ha avvertito Romano occorrerà attentamente vagliare "la parte autografa e quella di bottega". In questo senso le pitture presenti andrebbero, secondo lo stesso studioso, riportate ad un discorso di bottega, con riferimenti precisi all'ambiente dello stesso Joannes de Campo (cfr. V. Bertone, "a.v. de Campo", in D.B.I, in corso di stampa; G. Romano, op. cit.). Tra l'altro sarà da tenere presente che allo stesso de Campo sono riferiti alcuni affreschi a Sologno, datati 1461, e a Briona, datati 1463, dove è per l'appunto l'illustrazione di una serie di Apostoli con il Credo, con corrispondenze del tutto analighe a quelle messe in atto qui a Novara. D'altra parte, l'associazione degli Apostoli con il Credo, appartiene all'iconografia tradizionale, nell'ipotesi che ciascun Apostlo sia responsabile di un articolo del Credo (cfr. A. Bell, "Lives and legends of the Evangelistes Apostles and the other early Saints", London 1901, pp. 66-69). Con Sologno i nostri affreschi andranno confrontati, non solo per i motivi iconografici suddetti, ma anche per alcune caratteristiche morfologiche comuni, se pure negli affreschi novaresi è una minore finezza di esecuzione (cfr. F. M. Ferro, "Affreschi novaresi del Quattrocento", Novara 1972, pp. 54-55, 62-63)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042063-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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