simboli della passione
ostensorio a raggiera
1690-1710
Lungo il bordo del piede, leggermente sagomato, corre una sottile dentellatura incavata. Sul piede vi sono due volute rilevate e due specchiature disposte lungo gli assi; le specchiature sono incorniciate da foglie terminanti a voluta e sormontate da una palmetta; all'interno presentano, lavorati a leggero rilievo, due diverse raffigurazioni: in uno è il velo della Veronica con due lance incrociate, nell'altro è la croce con un nastro e due lance incrociate. Il fondo è granulato da una punzonatura circolare
- OGGETTO ostensorio a raggiera
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MATERIA E TECNICA
argento/ doratura
rame/ argentatura/ sbalzo
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per quanto riguarda gli ostensori vi sono citazioni fin dai primi inventari che si sono conservati nella parrocchiale. Nell'Inventario del 1617 si registra la presenza di "un tabernacolo ostensorio di rame indorato con il tondino et lunett d'argento" e di un altro "tabernacolo antico d'ottone" (A.P.B., 1617, f. 16r). Secondo una fonte Ottocentesca "colli avanzi delle spese delle 40 ore nelli anni 1617-1618 fu provveduto un ostensorio d'argento che importava L. 1390.13 (A.P.B., s.d., f. 3r). La stessa fonte aggiunge che nell'Inventario del 1655, ora perduto, era segnalata la presenza di "un ostensorio fatto a raggi con turibolo, e NAvicella, il tutto d'argento fino, e proprii della stessa Compagnia del S.mo Sacramento (A.P.B., s.d., f. 3 v). Nel 1698 compare un "ostensorio d'argento d'onza cento dieci in circa" e "un altro ostensorio in rame" /A.S.D.NO, 1698, f. 13r). Nel 1758 gli ostensori d'argento sono due "uno fatto a raggio quale è d'onze 11 incirca, e l'altro fatto a Castello d'onze..." (A.M.B., 1758, p. 37). La situazione è invariata nel 1866 ma l'estensore dell'Inventario aggiunge, a proposito dei due inventari d'argento, "...dei quali uno è voce, che sia stato comperato dalla predetta Confraternita del S.mo Sacramento" (A.S.D.NO, 1866, pp. 11-12). Fra gli Inventari della Confraternita, che con l'atto di fondazione (1546) era legata all'altar maggiore e tenuta a provvederne l'arredo e la manutenzione, quello del 1663 registra un ostensorio d'argento (A.P.B., 1663, f. 7r) e a partire dal 1677 sono citati due ostensori d'argento, uno a raggio e uno a tabernacolo o "a castello" come si trova in alcuni casi (A.P.B., 1677, f. 3r). Potrebbe trattarsi degli stessi che compaiono negli inventari della parrocchiale a partire dal 1698, di proprietà della Confraternita, ma in uso all'altare maggiore. Nell'Inventario della Confraternita del 1758 è registrato anche un altro ostensorio d'argento fatto a castello (A.P.B., 1758, f. 17r); nel 1774 gli ostensori però non sono più citati fra i beni della Confraternita, ed è possibile che si sian verificato un acquisto da parte della parrocchiale, che nel corso del Settecento si va rafforzando per prestigio e rendite, mentre la potente Confraternita si avvia alla decadenza. L'inventario del 1907 ragistra ormai la situazione attuale: "ostensorio d'argento all'ambrosiana (...), ostensorio solenne d'argento (...), ostensorio usuale di rame argentato" (A.S.D.NO, 1907, pp. 1, 4, 6). La documentazione disponibile conferma perciò la presenza, fin dai secoli passati, dei due tipi di ostensorio, a sole o architettonico, ma non è agevole identificare gli oggetti attualmente conservati con quelli degli Inventari, anche perchè non è chiaro se gli ostensori della parrocchiale sono gli stessi che compaiono negli Inventari della Confraternita del S.mo Sacramento. I dati che maggiormente concordano con le considerazioni di carattere stilistico sono quelli provenienti dagli Inventari della PArrocchiale: a mio parere dei tre ostensori schedati (cfr. schede SBAS TO NTCN 01/00039372; SBAS TO NTCN 01/00039373) il presente è il più antico e potrebbe risalire alla fine del Seicento o ai primi decenni del Settecento; forse è da identificare con l'ostensorio d'argento nell'inventario del 1698. La sue esecuzione andrebbe inquadrata nella serie di interventi relativi all'arredo e alle suppellettili che accompagnano il rinnovamento delle strutture e l'erezione della parrocchiale a Collegiata (1680). A causa di qualche lieve discrepanza stilistica non escludo la possibilità che gli inventari successivi abbiano interessato la base e il coronamento della raggiera. Non si hanno dati sulla bottega di produzione, ma era consuetudine per la parrochhiale borgomanerese rivolgersi agli orafi milanesi per oggetti d'argenteria, soprattutto se di un certo livello
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039371
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0