crocifissione di Cristo con la Madonna e San Giovanni Evangelista
dipinto,
1590/ 1610
Caccia Guglielmo Detto Moncalvo (1568/ 1625)
1568/ 1625
La tavola raffigura Gesù crocifisso al centro della composizione, a sinistra la Madonna, con manto azzurro e veste rossa, con il volto appoggiato alle mani intrecciate; a destra S. Giovanni, con manto scuro e veste rossa, lo sguardo rivolto al Cristo e le braccia aperte. Poche notazioni paesistiche sullo sfondo; nubi dietro la croce; voluta che va ad appoggiarsi al braccio orizzontale della croce a coronamento di un accenno di incorniciatura
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 38.5
Larghezza: 22
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ATTRIBUZIONI
Caccia Guglielmo Detto Moncalvo (1568/ 1625): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Camillo Leone
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Langosco
- INDIRIZZO Via Camillo Leone, 19, Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Leone ereditò il dipinto, insieme ad una cinquantina di altre opere, dalla zia materna Francesca Martorelli, morta in Vercelli il 28 marzo 1873 (registro degli atti di morte della Parrocchia di S. Michele, conservato presso l'archivio della Curia). Nell'elenco di detet opere la piccola tavola è descritta al n° 13: "Piccolo dipinto ad olio sopra tavola di legno dolce con piccola cornice in legno dorato, composto da n° 3 figure rappresentante: Cristo in croce, e ai piedi della croce la Madonna con altra donna desolata. Misura in altezza centimetri 32 per centimetri 23 di larghezza". Il dipinto non compare nei successivi elenchi relativi alle opere esposte nel museo, dopo la morte del Leone. Ritenendo possibile l'attribuzione al Moncalvo, sostenuta dalla tota sul verso della tavola, ma non riscontrando punti di contatto con la pala di Calliano, unica Crocifissione di grandi dimensioni eseguita dal pittore e compositivamente più ricca, resta da pensare come opera definitiva, a qualche riquadro della serie dei Misteri per una delle tante Madonne del Rosario dipinte dall'artista. La composizione essenziale, semplicissima, con la croce al centro (vicina alla giovanile Crocifissione di Gaudenzio del Borgogna), la presenza di due sole figure, i pochi suggerimenti per il paesaggio di sfondo, confermerebbero questa ipotesi, anche se l'accenno ad un coronamento arcuato con volute al di sopra della croce, potrebbe anche far pensare ad una destinazione diversa (cfr. A. Truffa-G. Romano, "Guglielmo Caccia detto il Moncalvo nel V centenario della nascita 1568-1625", Asti 1968, p. 80; G. Romano, "La tradizione gaudenziana nella seconda metà del Cinquecento", in Bollettino SPABA 1964, pp. 76-94; F. Mazzini-G Romano (a cura di)., "Restauri in Piemonte 1968-1971", catalogo della mostra, Torino 1971, pp. 53-56; G. Romano, "Casalesi del Cinquecento", Torino 1970)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039252
- NUMERO D'INVENTARIO 80
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI retro della tavola - Abbozzetto del Moncalvo - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0