mobile da sacrestia,

Armadio in legno di noce formato da quindici portelli. I nove superiori presentano lo stesso intaglio a forma di stella in forte rilievo entro losanga con i quattro angoli a piramide rilevata. Sono inseriti entro tre ante divise fra loro da lesene. Anche i sei inferiori sono inseriti entro tre ante divise da lesene ma sono intagliati a motivi vegetali e volute. Di questi, quattro, identici sono rettangolari, due quadrati

  • OGGETTO mobile da sacrestia
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1668 il Vescovo Tomati (Archivio chiesa di S. Pietro, Visita pastorale dell'anno 1668) annota che la sacrestia è stata fatta da non molti anni ed ottimamente dotata a spese della società e dell'Arciprete, tuttavia nomina solo i paramenti. Così conferma anche il Vescovo Migliavacca nell'anno 1697 (Archivio Vescovile di Asti, Visita pastorale 19.10.1697, fol. 14). Questo armadio, di ottima fattura e sapiente esecuzione, fa supporre una collocazione differente dall'attuale per le due parti inferiori e superiore. I motivi geometrici ad alto rilievo intagliati dal massiccio e la sottolineatura degli angoli nei portelli superiori, sono propri della fine del 600. Si citano a titolo esemplificativo il portale principale della chiesa di S. Giovanni decollato a Carignano (Pedrini, Il mobilio, gli ambienti e le decorazioni nei secoli XVI e XVIII, Torino, 1967, fig. 33), e le ante della credenza pubblicata dal Pedrini (Pedrini, op. cit., p. 212, tav. 395) con i quattro angoli rilevati, datate alla seconda metà del'600. Il Midana (A. Midana, L'arte del legno in Piemonte nel 600 e nel 700, Torino 1924, p. XXIX) indica questo tipo di intaglio come tipico della zona fossanese. Tipiche di questa zona sono anche le decorazioni dei portelli inferiori dell'armadio (Midana, op. cit.) ma più incerta è la datazione. Molto simili sono quelle dell'armadio nella sacrestia di S. Vincenzo a S. Damiano d'Asti, datato all'anno 1680 come pure quelle dell'armadio nella chiesa di S. Pietro a Cherasco datato dal Pedrini alla metà del'600 (Pedrini, op. cit., p. 211, fot. 393) in cui il rilievo è molto meno evidente e l'intaglio più schiacciato. Allargando il repertorio dei dati si può ancora citare il portale di V. Ancina 8 a Fossano datato alla metà del'600 o poco oltre (Midana, op. cit., fot. 14). Si può supporre pertanto che per costituire l'attuale armadio si siano accostati due mobili diversi sovrapponendoli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039236
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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