San Giovanni Evangelista, santo martire e devoti
Al centro della tela, su di un seggio sopraelevato su un alto piedistallo, è raffigurato un santo identificabile, grazie alla presenza dell'aquila dipinta in basso alla sua destra, con l'evangelista Giovanni. Questi, che ha il volto reso di semiprofilo circondato da lunghi capelli biondi ricadenti sulle spalle, porta una veste verde a fitti panneggi sulla quale si avvolge un drappo rosso e regge con la mano sinistra una tavolozza coperta di scritte. In basso, sulla sinistra della tela, compare un personaggio rivestito di una cotta marrone e di un lungo mantello rosso che ricade al suolo in gonfie pieghe: l'elmo dipinto ai suoi piedi e la foglia di palma che tiene nella mano destra indicano trattarsi di un santo martire guerriero, forse identificabile con Tegolo, patrono della città di Ivrea insieme ai santi SAvino e Besso. Alla destra di S. Giovanni sono raffigurati altri due personaggi: una donna velata e rivestita di una veste rossa parzialmente coperta da un manto azzurro che fissa lo sguardo su di un fanciullo dalle mani giunte e dal voltodevotamente sollevato verso l'alto. Nella scena inferiore della tela, in prossimità della cornice lignea dorata, è uno stemma gentilizio
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro è menzionato da mons. Davide Ricciardi (Visita Pastorale) il quale, visitando la navata destra della CAttedrale in data 30 marzo 1880, nota che "in tertio sacello, S. Joanni dicato, pendet imago sancti super altare". La presenza nel quadro dello stemma del Vescovo Giuseppe Ottavio Pochettini dei Conti di Serravalle, che resse la diocesi eporediese tra 1769 e 1803, giustifica l'ipotesi che esso sia stato da questi commissionato: sappiamo infatti che per volontà del suddetto vescovo nel 1792 si iniziarono i lavori per la costruzione delle due cappelle di S. Giovanni Evangelista e di S. Besso, collocate alla stessa altezza una nella navata meridionale, l'altra in quella settentrionale del Duomo; tali lavori furono ultimati nel 1799 (G. Boggio, "Il Duomo d'Ivrea", Ivrea 1926). Questa notizia ci consente pertanto di proporre per il presente quadro, commissionato senza dubbio per ornare l'altare della nuova cappella, una datazione di estremo Settecento. Il lavoro, attribuito ad un pittore locale di cultura e mezzi espressivi piuttosto limitati, non rimase sempre nell acappella cui era dedicato; secondo quanto riferisce lo stesso Boggio, venne sostituito temporaneamente (forse all'inizio del XX secolo) con la tela raffigurante l'"Adorazione del BAmbino con S. Chiara e le clarisse", di Defendente Ferrari, ora conservata nella sacretia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100038033
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- ISCRIZIONI al centro, sulla tavola retta da S. Giovanni - IN PRINCI/ PIO ERAT VERBUM/ ET/ VERBUM ... FACT/ EST - Giovanni Evangelista (Vangelo secondo Giovanni) - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0