armadio, opera isolata - bottega piemontese (sec. XVII)
armadio
1600 - 1699
Le due ante, decorate da due pannelli sovrapposti racchiudenti sagome mistilinee con semicerchi in corrispondenza degli angoli, sono sormontate da un alto coronamento liscio chiuso da una sottile cornice modanata. L'armadio poggia du due zoccoli a profilo ondulato ed è ricoperto da uno strato molto abraso di vernice grigio-azzurra
- OGGETTO armadio
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ pittura
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MISURE
Profondità: 61.5
Altezza: 262
Larghezza: 181
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Scuola Primaria
- INDIRIZZO Corso Giuseppe Romita, 18, Tortona (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La documentazione fotografica dell'oggetto (fotografo Giacomo Gallarate, contratto del 20 dicembre 1983 presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, Torino), che lo riproduce nella sua struttura e collocazione originaria, non corrisponde più alle condizioni attuali. L'armadio faceva parte del piccolo nucleo di oggetti rimasti in chiesa (cfr. SBAS TO, schede NCTN 01/ 00038012, 01/ 00038013, 01/ 00038014, 01/ 00038015, 01/ 00038016, 01/ 00038017, 01/ 00038018, 01/ 00038019, 01/ 00038020) dopo il trasferimento degli oggetti mobili presso la parrocchia di S. Maria dei Canali (1983), cui ci si vide costretti date le ormai drammatiche condizioni di degrado e insicurezza dei locali, già in parte spogliati dal furto dell'aprile 1983. Nel 1984 il Comune di Tortona iniziava le trattative di acquisto della chiesa e dei locali annessi con un progetto di restauro e riuso che consentirebbe di salvare l'intero complesso da un sicuro e generalizzato decadimento. A questo seguiva purtroppo la decisione, non concordata con la Soprintendenza di Torino (si veda in proposito la lettera del 28 ottobre 1985, Prot. 6313, indirizzata dalla dott.sa Spantigati al Sindaco di Torino), di trasferire gli armadi delle sagrestie nel magazzino della scuola elementare Primo Circolo, dove si trovano attualmente. Gli oggetti, parzialmente smembrati per il trasporto (eseguito dai falegnami Franco Ferrari e Renato Sabatino su ordine dell'ingegnere capo del Comune nel luglio del 1985) sono stati accatastati in un sotterraneo le cui condizioni non consentono in questo momento di procedere ad altri controlli che qualche rapida nota inventariale. Le schede del 1985 relative a questo nucleo devono quindi forzatamente attingere agli scarni appunti da me compilati al momento della campagna fotografica, in attesa che una più consona e agibile sistemazione renda possibile un'osservazione puntuale e ravvicinata delle loro caratteristiche tecniche e costruttive, in vista, ove fosse necessario, di future revisioni. Le proporzioni severe e massicce dell'armadio, come appesantite dall'alta fascia di coronamento, e le semplici e compatte geometrie che decorano le ante, sono caratteristiche comuni alla produzione seicentesca di mobili d'uso in Piemonte. In assenza di dati d'archivio è difficile proporre una datazione più puntuale, data la larga diffusione su scala regionale di tipologie e modelli analoghi, e la loro lunga fortuna nelle botteghe artigiane, che attraversa ancora la prima metà del Settecento. La colorazione grigio-azzurra sembrerebbe attribuibile ad intervento tardo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100038017
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0