paratoio, opera isolata - bottega piemontese (metà sec. XVII)

paratoio 1640 - 1660

Il corpo inferiore è preceduto da una larga pedana e consta di due armedietti laterali con pannelli rettangolari e sportelli sui fianchi, tra i quali è inserita una fila di quattro cassetti bordati da cornici e decorati da sagome mistilinee cui sono fissate le placchette delle serrature e le maniglie in tondino di ferro. Analoghi i motivi decorativi dell'alzata, fortemente arretrata sul piano d'appoggio, e costituita da quattro armadietti sormontati da un gradino di coronamento. Al centro dell'alzata è stato inserito un tabernacolo, estraneo all'originaria costituzione del paratoio

  • OGGETTO paratoio
  • MATERIA E TECNICA legno di noce massello/ intaglio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Scuola Primaria
  • INDIRIZZO Corso Giuseppe Romita, 18, Tortona (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La documentazione fotografica dell'oggetto (fotografo Giacomo Gallarate, contratto del 20 dicembre 1983 presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, Torino), che lo riproduce nella sua struttura e collocazione originaria, non corrisponde più alle condizioni attuali. Il paratoio faceva parte del piccolo nucleo di oggetti rimasti in chiesa (cfr. SBAS TO, schede NCTN 01/ 00038012, 01/ 00038013, 01/ 00038014, 01/ 00038015, 01/ 00038016, 01/ 00038017, 01/ 00038018, 01/ 00038019, 01/ 00038020) dopo il trasferimento degli oggetti mobili presso la parrocchia di S. Maria dei Canali (1983), cui ci si vide costretti date le ormai drammatiche condizioni di degrado e insicurezza dei locali, già in parte spogliati dal furto dell'aprile 1983. Nel 1984 il Comune di Tortona iniziava le trattative di acquisto della chiesa e dei locali annessi con un progetto di restauro e riuso che consentirebbe di salvare l'intero complesso da un sicuro e generalizzato decadimento. A questo seguiva purtroppo la decisione, non concordata con la Soprintendenza di Torino (si veda in proposito la lettera del 28 ottobre 1985, Prot. 6313, indirizzata dalla dott.sa Spantigati al Sindaco di Torino), di trasferire gli armadi delle sagrestie nel magazzino della scuola elementare Primo Circolo, dove si trovano attualmente. Gli oggetti, parzialmente smembrati per il trasporto (eseguito dai falegnami Franco Ferrari e Renato Sabatino su ordine dell'ingegnere capo del Comune nel luglio del 1985) sono stati accatastati in un sotterraneo le cui condizioni non consentono in questo momento di procedere ad altri controlli che qualche rapida nota inventariale. Le schede del 1985 relative a questo nucleo devono quindi forzatamente attingere agli scarni appunti da me compilati al momento della campagna fotografica, in attesa che una più consona e agibile sistemazione renda possibile un'osservazione puntuale e ravvicinata delle loro caratteristiche tecniche e costruttive, in vista, ove fosse necessario, di future revisioni. L'inagibilità dell'attuale magazzino e la conseguente impossibilità di controlli accurati, costituisce un ostacolo assai grave per la comprensione dell'oggetto, che presenta difficoltà di lettura dovute soprattutto alla vistosa incongruenza del tabernacolo inserito sul mobile. Di gusto secentesco è la solidità dell'impianto del paratoio e la linea squadrata e massiccia del corpo avanzato. Nel quadro dei modelli e delle tipologie diffuse nel XVII secolo rientrano anche le sagome a profilo mistilineo che decorano cassetti e pannelli, nonchè le maniglie ellittiche in tondino di ferro. Segno di una realizzazione ancora interamente artigianale è la qualità dell'intaglio e l'irregolarità delle superfici marcate da tracce di sgorbia. Il cassettone può forse essere identificato con il mobile citato in un inventario del 1685 come "credenzone di legno dolce dove si tiene dentro li paramenti" anche se il riferimento al legno dolce suscita qualche perplessità (Archivio della Confraternita, ora presso l'Archivio della Curia di Tortona)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100038014
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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