meil, opera isolata - manifattura piemontese, Ambito ebraico (fine XVIII)

meil, 1790 - 1799

Il meil è costituito da tre teli dello stesso velluto, di diverse dimensioni e decorati a ricamo. Il più ampio costituisce la faccia anteriore e buona parte di quella posteriore; le rimanenti due, di eguale misura, sono strisce piuttosto strette giuntate lungo i bordi d'apertura. Intorno al perimetro base ed a quello della calotta corre una frangia d'oro, con attaccatura a festone. Un galloncino con paillettes sottolineava i contorni del meil ed un gallone tessuto in oro e seta gialla borda la calotta e le due aperture circolari. All’interno, fodera in taffetas cangiante. Orditi: uno di fondo in seta bianca, 80 fili/cm; uno di pelo in seta rosso-violacea, 40 fili/cm. Proporzioni: un ordito di pelo ogni due orditi di fondo. Trame: una di fondo in seta bianca, 42 colpi/cm. Costruzione tecnica: il velluto presenta un'armatura fondo raso da 5 ottenuta dall’intreccio di un ordito ed una trama fondo in seta bianca. In realtà l’armatura è di tipo irregolare perchè, come sempre nei velluti tagliati o cesellati, l’esigenza di rendere ben serrati al tessuto i fili dell'ordito di pelo richiede la predisposizione dell’intreccio di base a ricevere nella stessa apertura dei fili di ordito, il colpo di trama che precede e quello che segue l'inserzione del ferro. L’ordito di pelo in seta rossa, presente in proporzione di un filo ogni due fili di fondo, forma il velluto tagliato, tre colpi al ferro. Lungo una cucitura interna è rilevabile una cimossa del tessuto, a righe verticali alternate bianche e rosa, che presenta un'armatura diagonale 3/1, direzione Z. La fodera è in taffetas cangiante con ordito in seta verde e trama in seta rosa. Le frange sono in oro filato su anima di seta e presentano, ad intervalli regolari, pendagli in oro filato, paillettes piatte dorate e cartoncino ricoperto di metallo colorato verde e rosa. Ricamo: per applicazione in teletta d'oro, canutiglia, paillettes di varie dimensioni e lamine di metallo colorato e dorato. Il meil è decorato sulla parte anteriore da un grande scudo a contorno polilobato in teletta d'oro su imbottitura con effetto decorativo a righe orizzontali, circondato da sottili e flessuosi girali con foglie e fiori che disegnano cornici spezzate e volute. Questi motivi sono ottenuti per applicazione in canutiglia, lamine metalliche dorate e colorate in verde e rosa, paillettes piatte. Sullo scudo, in caratteri ebraici costruiti in metallo dorato e profilati in canutiglia, sta l’iscrizione “In onore della legge”; sotto di essa sono raffigurate con la stessa tecnica la lampada a sette bracci, le tavole dei dieci comandamenti e l’ara del sacrificio. Poco più in alto si staglia la corona, simbolo della Torà, in teletta d'oro su spessa imbottitura, con inserti in metallo colorato e grosse paillettes a cupoletta. Il medesimo ricamo a girali fioriti che contorna lo scudo si ripete lungo i profili del meil

  • OGGETTO meil
  • MATERIA E TECNICA cartoncino
  • MISURE Altezza: 71 cm
    Larghezza: 120 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese Ambito Ebraico
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Tempio Israelitico
  • INDIRIZZO piazzetta Primo Levi, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tipologia dei velluti ricamati, largamente attestata fra gli arredi del culto ebraico (cfr. L. FRANZHEIM, Judaica Kolniscges Stadtmuseum, Koln, 1980, pp. 30-90 e L. BIALER-R FINK, Jewisch life in art and tradition, Jerusalem, 1980, p. 124; in ambito piemontese si vedano i velluti conservati presso il Museo della Sinagoga di Casale), è quantitativamente preponderante anche fra i manufatti tessili conservati presso la Comunità torinese. Tuttavia, il pezzo in esame ne costituisce un esempio del tutto originale. Rispetto agli altri, infatti, caratterizzati da un decoro impostato su linee rigidamente verticali e ricamo monocromo eseguito per lo più a punto piatto su cartoncino (oltre ai meilim contrassegnati dai numeri d’inventario 30, 118 e 134, si osservi il tessuto n. 18), il meil presenta una decorazione più mossa e articolata ed una ricerca di effetti coloristici. Tali elementi, uniti ad altre peculiarità quali la tecnica del ricamo e la sua disposizione lungo i profili del tessuto, ampiamente attestata negli abiti di fine Settecento, ne suggeriscono la datazione in quella fase cronologica. Nella ricerca di tessuti simili a quello esaminato, oltre al confronto con il meil n. 61 del Museo di Casale, affine per iconografia e impiego dei medesimi materiali, può costituire termine di paragone indicativo la casula del Musée des Arts Décoratifs di Parigi (inv. n. 22639), datata alla seconda metà del XVIII secolo, che presenta un ricamo analogo per andamento del disegno realizzato con lamine di metallo dipinto, pietre dure, canutiglia, paillettes, cordoncini (cfr. RICCI, Broderies au passé et au present, 1977, tav. 51). Nel colore porpora del fondo e nell'abbondanza di lamine colorate a suggerire pietre preziose incastonate, e di fili d'oro, il meil risponde a quanto anticamente dettato sui paramenti dei sacerdoti dal XXVIII libro dell’Esodo (cfr. I. ABER, The art of Judaic needlework, New York, 1979 cap. I). Le raffigurazioni sullo scudo riportano, come tradizionalmente negli arredi del culto ebraico, le principali simbologie riferibili all'Arca Santa: menorà, shulchan velchem happanim, altare. Si veda L. D'AGOSTINO scheda 16, in AA. VV., Ebrei a Torino, catalogo della mostra, Torino, 1984, pp. 205-206
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso non cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037939
  • NUMERO D'INVENTARIO 31
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Onlus
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2018
  • ISCRIZIONI scudo centrale - cfr. modulo EP - Epigrafia allegato - a ricamo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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