leggio da tavolo - pieghevole, opera isolata - bottega piemontese, manifattura italiana (inizio sec. XX)
Quattro parti in legno, incernierate e ripiegabili, montate su quattro zampe leonine. La base ha un profilo a curve irregolari, inciso a foglie stilizzate; il piano del leggio è costituito da una cornice a bordi rilevati, fondo bulinato su cui si snodano a rilievo rami fioriti. Al centro del lato inferiore è intagliata una croce su raggi e corona di spine; al centro di quello superiore è intagliata l'Annunciazione, in uno spazio suggerito da un inginocchiatoio e da una trifora. Agilmente curvilinea anche la sottile base reggi-libro e intagliato secondo un disegno analogo il regolatore di inclinazione. L'interno del piano è un pannello ricoperto di gros de Tours marezzato di seta bianca ricamata: al centro il cuore raggiato, con fiamma e corona di spine; intorno, rami di rose canine e fiordalisi. Il ricamo, in filo mouliné rosa, azzurro, verde è un agopittura a fili distesi con effetto di point-rentré
- OGGETTO leggio da tavolo pieghevole
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MATERIA E TECNICA
legno, intaglio
seta/ gros de Tours
seta/ marezzatura
seta/ ricamo in seta punto pittura
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La parrocchia della S.ma Annunziata era anticamente sede di una Confraternita. La scritta sulla targhetta fornisce due indicazioni essenziali: l'oggetto è stato donato nel 1903 da E. (Erminia?) Cordero, ed era destinato all'altare del Sacro Cuore di Gesù. Nella vecchia chiesa il primo altare a sinistra entrando, intitolato a S. Gioacchino, era anche sede della devozione al S. Cuore di Gesù. Dalla metà circa del XIX secolo, vi si trovava infatti un quadro raffigurante il Sacro Cuore di Gesù, sostituito nel 1890 da un altro dello stesso soggetto per generoso intervento di due pie dame vedove, Luigia Cordero Giuliani e Marianna Cigolini Barone (Archivio Parrocchiale) le quali dotarono l'altare anche di candelieri. Il curato Trucchi sottolinea che l'altare era in quegli anni particolarmente frequentato dai devoti. Ancora mad. Luigia Cordero regala nel 1891 "un bel contraltare" e infatti fra i paramenti conservati ci sono un contraltare e due pante di gros bianco ricamato con il Sacro Cuore di Gesù al centro. Il leggio si inserisce dunque in questa tradizione devozionale e il nome di E. Cordero sulla targhetta fa supporre che si tratti anche di una tradizione familiare. La stessa E. Cordero sigla, di mano sua, anche due pante di canovaccio ricamato in lana a punto croce, uno in data 20/6/1898 e uno in data 6/1/1900: ma si tratta di oggetti semplici e di un ricamo di qualità assai più modesta. L'oggetto qui descritto, invece, è di fattura accurata, di disegno raffinato, e riflette il gusto floreale sia nella linea sinuosa dei rami fioriti sia nel disegno scattante del profilo e dell'intaglio posteriore. Si tratta certamente di un progetto e di un'esecuzione non di serie, che bene corrispondono alla fioritura liberty torinese di inizio secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037790
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI cornice del piano-leggio, verso, su targhetta metallica - S. C. DI GESU'/ E. Cordero 1903 - lettere capitali - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0