dipinto, opera isolata - bottega piemontese (metà sec. XIX)
dipinto
1857 - 1857
Decorazione a larghe cornici azzurre con motivi di girali acantacei gialli, desinenti ciascuno in fiori rosa dalla corolla aperta, includenti due illusive specchiature dal profilo sagomato tinteggiate in verde chiaro. Esse accolgono all'interno una lunga foglia di palma gialla a ombreggiature ocra interrotta al centro da una grande targa illusiva a cornici rilevate recante una scritta dipinta in marrone. Le due paraste delimitanti la zona absidale sono occupate da un fregio continuo a corposi fogliami acantacei gialli e verdi su fondo blu osservabile altresì nell'intradosso dell'arco. Nel catino absidale fanno spicco, su fondo blu di cielo, i simboli episcopali e la colomba raggiata
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a tempera
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Cappella del Beato Warmondo è un vano di modeste dimensioni concluso da un absidiola semicircolare. I documenti d'archivio non forniscono notizie circa l'autore della decorazione della cappella, che sembra tuttavia ascrivibile a un modesto decoratore, probabilmente locale, di inventiva e mezzi espressivi piuttosto limitati. Si può stabilire invece con buona approssimazione una data per l'opera: sappiamo infatti che nell'anno 1853 (cfr. "Vita di S. Varmondo Arborio, vescovo di Ivrea nel x secolo", Ivrea 1858)il vescovo Luigi Morano fecev edificare l aCappella dedicata al Beato Varmondo Arborio e avuta notizia, nel settembre 1857, della conferma del culto a questi tributato da parte del pontefice Pio IX, "dispose che venisse accomodata a ricevere il nuovo [altare] onde fosse ad ogni ora accessibile ai fedeli". E' dunque verosimile ritenere, in base a tali notizie, che la decorazione della Cappella sia stata eseguita nel 1857, forse a spese dello stesso vescovo Moreno, il quale la inaugurò con solenni festeggiamenti nell'agosto dell'anno successivo. Di essa fa menzione Mons. Davide Riccardi (Visita Pastorale) che la descrive come un "sacellum angustum, in bono tstu, fornicatum, clusum balaustrata". Da sottolineare uil fatto che se il Vescovo Riccardi rinveniva la cappella in buone condizioni, non altrettanto si può dire attualmente
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037753
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- ISCRIZIONI parete sinistra - FILI CHRISTE DEI/ TU/ MISERERE MEI/ SPIRITUS ALME DEUS SIS NSI/ CERTA SALUS - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0