Il paramento liturgico è composto da: piviale, tonacelle, borse, stola, manipolo. Il piviale è formato da diciassette frammenti di un tessuto di seta operato, di cui uno di tessuto diverso, ed è foderato. Due galloni di diversa altezza e una frangia contornano il parato. Sul davanti sono applicati due anelli e un gancio per l'allacciatura. Denom. tecnica: taffetas lanciato e broccato. Disegno: due tralci vegetali con andamento sinuoso speculare formano maglie aperte con al centro un mazzo di fiori. Rapporto di disegno: 50,5 x 54 cm. Fondo bianco, disegno policromo. Analisi tecnica: ordito, seta bianca, 68 fili/cm; trama di fondo, seta bianca, 32 colpi/cm; trama lanciata, seta bianca, 16 colpi/cm. Ordito e trama bianchi producono il taffetas di fondo, mentre la trama lanciata crea l'effetto di controfondo e le trame broccate, legate in diagonale 3/1 (dir.S al diritto) da un quarto dei fili di fondo, formano il decoro. Esecuzione con telaio Jacquard. Fodera di diagonale di cotone verde. Galloni in oro filato e seta gialla a piccoli motivi geometrici, alti 1,5 cm e 3,5 cm. Frangia dorata alta 7 cm
- OGGETTO paramento liturgico
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MATERIA E TECNICA
cotone/ diagonale
- AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tessitura su telaio Jaquard pone il limite cronologico alla fattura del tessuto, non prima del V decennio dell'800, quando questo tipo di telaio cominciò ad essere diffuso anche in Italia (E. Baroni, Il XIX secolo: tessuti di seta al telaio jaquard, in A.A.V.V., La collozione Gandini del Museo Civico di Modena. I tessuti dal XVIII al XIX secolo, Bologna 1985). Durante i primi decenni dell'Ottocento e per buona parte del secolo non vengono elaborati nuovo modelli, nè uno stile coerente e ben definito. Il piviale ripropone infatti un motivo stilistico conosciuto nel'700 con la denominazione "a pointe". Era riservato ai tessuti ecclesiastici, a quelli destinati all'arredamento ed ai tessuti ondulati (Joubert de l'Hiberderie, Le dessinateur pour les fabriques des Etoffes d'or, d'argent e de soie, Parigi 1795). Anche il soggetto floreale della rosa disposta lungo rami sinuosi o raccolta in piccoli mazzi corrisponde a modelli settecenteschi (si confronti a questo proposito la scheda n. 17 di M.Cuoghi Costantini, relativa alla pianeta a fondo avorio del monastero della Visitazione presso Arona, datata 1760 ca.; Tessuti antichi nelle chiese di Arona, a cura di G. Romano e D. Devoti, Arona 1781). A Villanova tuttavia il disegno è semplificato ed i colori hanno perso le delicate sfumature care al XVIII secolo per assumere tonalità vistose e squillanti. A proposito della diversa scelta dei colori nel XIX secolo vale il confronto con la pianeta bianca di Gravedona (E. Roncoroni, La seta nell'arte, Cremona 1980, p. 221) datata al XIX secolo. Il mutamento cromatico nei disegni dei tessuti è causato da coloranti di origine chimica che cominciano ad essere usati nell'ultimo quarto del XX secolo (E. Roncoroni, op. cit.). Per le ragioni sopra esposte si propone una datazione per questo paramento prossima all'ultimo quarto del XX secolo. I galloni del piviale inoltre sono di produzione Bertarelli (Catalogo Bertarelli, n.106, Milano, s.d. ma subito dopo il 1910, gallone n. 1001 p. 554-556) definito come "bordo di prima qualità in similoro o uso argento L. 0,21 al metro). Probabilmente il piviale nei primi decenni del'900 venne riconfezionato e ribordato con nuove guarnizioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100036047
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0