pianeta, opera isolata - manifattura italiana (prima metà sec. XIX)
La pianeta è confezionata con 15 pezze di tessuto omogeneo. Motivo decorativo: l'insieme non è leggibile per la larghezza ridotta delle fasce che compongono il paramento, ma pare impostato a grandi maglie ovali definite da foglie composite e da fiori e frutti, con una composizione vegetale simmetrica centrale. Sul fondo avorio risaltano le grandi foglie gialle bordate di verde, fiori rossi e azzurri. Orditi: uno di fondo in seta avorio, 70 fili/ cm. Trame: una di fondo in seta avorio, 40 colpi/ cm. più trame supplementari lanciate in seta policroma. Costruzione tecnica: damasco lanciato. Il damasco è dato dall'accostamento della faccia ordito per il fondo e della faccia trama per l'effetto del disegno dell'armatura raso da 5realizzato da un filo d'ordito e da una trama entrambi in seta avorio. Il decoro è prodotto da più trame lanciate in seta gialla, verde, rossa, azzurra legate dall'ordito di fondo diagonale sirezione senso S. Galloni: disegno piccoli rombi, eseguiti a telaio in filo di seta gialla. Fodera in tela di lino naturale, cerata
- OGGETTO pianeta
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MATERIA E TECNICA
lino/ tela
seta/ damasco
seta/ lanciata
seta/ tessitura a telaio
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MISURE
Altezza: 110
Larghezza: 71
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta non ha indicazione di provenienza. E' stata depositata ad Oleggio dal 1981 a cura della Commissione d'arte Sacra della Curia novarese (Comunicazione orale p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, don Teresio Brustio, don Tino Temporelli membri della Commissione). Per l'istituzione del Museo diocesano si fa riferimento alla scheda cartacea n. 307. Il motivo decorativo a composizioni di fiori e foglie risale dalla fine del XVII secolo fino al XVIII secolo, per le dimensioni degli elementi vegetali (superiori a quelle reali) e per l'impostazione a maglie ovali (D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, fig. 165; M. Cuoghi Costantini, Scheda 1, in D. Devoti - G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, Torino 1981, pp. 159-161). Rispetto ai modelli più antichi la composizione pare rigida nella definizione delle forme e piatta nell'accostamento dei colori. L'esecuzione tecnica pare realizzata con il telaio a mano. Si può pertanto ipotizzare una manifattura italiana della prima metà del XIX secolo, periodo di rivalutazione dei motivi tardo settecenteschi (Devoti, 1974, p. 31). Il discreto stato di conservazione potrebbe contrubuire a confermare tale datazione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034700
- NUMERO D'INVENTARIO 49/V
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0