paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (terzo quarto sec. XVIII)

paramento liturgico, 1760 - 1765

Il paramentale si compone di una pianeta, una stola ed un manipolo. Motivo decorativo: impostato secondo verticale e sinusoidale. e'definito da un nastro a pizzo con motivi curvilinei e con linee spezzate che si intreccia ad un ramo con foglie, fiori e boccioli fantastici; quasi parallelamente al nastro si sviluppano dei segmenti in diagonale. Sul color avorio di fondo risalta un nastro dorato, rosa e rosso e le foglie verdi e rosse ed i fiori azzurri, blu e oro. Costruzione tecnica: gros de Tours (?) liserè broccato. Orditi: uno di fondo in seta avorio 63 fili/cm. Trame: una di fondo in seta avorio, 35 colpi/ cm; un supplemento in oro lamellare ogni 7 colpi della trama di fondo; un supplemento in oro filato (anima in seta avorio) slegato; dieci supplementi in seta nera, 2 toni di rosso, 2 di verde, 2 di rosa, 3 di azzurro-blu, un colpo ogni due colpi della trama di fondo. Galloni di due altezze in metallo dorato filato lamellare (anima in seta avorio) eseguiti ai fuselli. Galloni della colonna molto ampi composti da un motivo a due nastri ondulati l'uno sovrapposto all'altro con andamento speculare. Fodera in taffetas rosso

  • OGGETTO paramento liturgico
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sebbene non sia chiaro se il parato proviene dalla chiesa dei SS. Cosma e Damiano (i cui inventari dei paramenti sono molto generici) o dall'Oratorio della Madonna della Neve (di cui non si sono conservati inventari) di Gattico, va rilevato come presso la parrocchiale siano stati acquisiti - tra il 1709 ed il 1758 - una notevole quantità di paramenti (Comunicazione orale p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio). Il reperto sembra però essere menzionato nell'inventario del 1758. Il parato è stato depositato ad Oleggio dal 1981 a cura della Commissione d'arte Sacra della Curia novarese (Comunicazione orale p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, don Teresio Brustio, don Tino Temporelli membri della Commissione). Per l'istituzione del Museo diocesano si fa riferimento alla scheda cartacea n. 307. Il tessuto si caratterizza per il fondo leggero, per la raffinata qualità della broccatura che, oltre alle sete policrome, utilizza oro filato e lamellare, elementi tipici della produzione tessile europea di metà del XVIII. Il motivo decorativo si pone come variante di qualità delle onde verticali e parallele. La vivace policromia di fiori e foglie, resa con contrasto di poche gradazioni cromatiche, e la presenza di disegni realizzati tono su tono mediante gli effetti del liserè suggeriscono una datazione prossima al 1760-1765. La sinuosità dei rami fioriti confermerebbe tale cronologia, ma l'accostamento della sinuosità del ramo alla geometrizzazione di un lato del nastro a pizzo potrebbe confermare tale ipotesi. In mancanza di dati si ritiene di manifattura italiana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034694-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 43/V
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Sulla fodera interna della pianeta - GATTICO - lettere capitali - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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