bussola d'ingresso, opera isolata di Fumagallo Secondo (metà sec. XIX)

bussola d'ingresso 1840 - 1840

Alle due estremità laterali sono lesene scanalate su zoccolo, e con capitelli compositi. Ciascuno dei due battenti della porta centrale è suddiviso da modanature in tre riquadri; in quello centrale, più ampio, è il triangolo simbolo della Trinità, contornato da raggi. In quelli laterali sono decorazioni a girali. La lunetta sovrastante è vetrata; sui pennacchi sono decorazioni vegetali. Più oltre è la trabeazione, con ricche modanature e fascia intermedia con decorazioni a girali e altra con dentellature. Oltre la cornice terminale è un fastigio con motivi vegetali, palmette, triangolo raggiato simbolo della Trinità; di lato sono ricchi vasi ornati di festoni. La struttura intorno le due porte laterali ripete lo stesso schema

  • OGGETTO bussola d'ingresso
  • MATERIA E TECNICA FERRO
    legno di noce massello/ intaglio/ verniciatura
    VETRO
  • ATTRIBUZIONI Fumagallo Secondo (notizie Metà Sec. Xix): disegnatore/esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno dell'opera risulta a carico del minusiere Secondo Fumagallo, e così pure l'esecuzione, essendo risultato il suo preventivo più conveniente di quelli degli altri concorrenti, Pietro Zocco, Gioanni Argenta, Emilio Martinetto. Essa venne approntata nel 1840 e fu pagata Lire 1.450, compresa la ferramenta guarnita in ottone e la verniciatura. Fu collaudata nel 1841 da Michele Torchio. E' opera di notevole impegno e anche precisa scelta stilistica e costituisce col confessionale (imitazione più tarda) e col banco dei cancellieri (cfr. scheda corrispondente) un complesso abbastanza unitario. E' un apprezzabile esempio di stile albertino, variante italiana del francese Luigi Filippo, da vedersi in un'accezione moderata e resa più austera dalla progettazione e destinazione chiesastica. Di quello stile, in cui le linee neoclassiche sono già in parte corrotte dall'incipiente imitazione neobarocca, ritornano qui i vasi con decorazioni a festoni, le ricche decorazioni a girali, persino nel fastigio, il tipico motivo della palmetta. Può essere pertanto suggerito, pur con i necessari distinguo, un confronto con certe sale di Palazzo Reale sistemate da Pelagio Palagi nel 1834, come quella del Consiglio (cfr. le decorazioni delle porte e la palmetta)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034603
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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