La coppia di banconi in legno di noce presenta una decorazione a leggere volute nella parte inferiore e sotto l'inginocchiatoio terminanti ad un'estremità in un bracciolo scanalato sorretto da una colonnina liscia. Nel tergale, che presenta una leggera modanatura, è inciso a bassorilievo, entro un ovale, lo stemma del Comune di Villanova d'Asti

  • OGGETTO banco da chiesa
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppia di banconi anticamente era unita e probabilmente presentava un terzo modulo inserito tra i due superstiti, poichè questi ultimi sono chiusi da bracciolo solo all'estremità diuno dei due lati, presentando su quello opposto delle tacche per l'inserimento ad incastro di un terzo elemento. I due lati contigui inoltre sono grezzi, non lucidati, come al contrario appaiono i laterali esterni. Dello stesso minusiere autore dei banchi in esame, commissionati dalla comunità di Villanova (come denuncia lo stemma), sono quasi sicuramente il coro ligneo nel presbiterio della chiesa, che presenta gli stessi elementi decorativi a ricciolo, i braccioli e le colonnine lisce, oltre al leggio, di cui si discuterà più ampiamente nella scheda relativa. Non è escluso che il comune abbia commissionato questi banchi nel periodo in cui venne rinnovato l'arredo all'interno della chiesa, ancor oggi una parte cospicua dei banchi è datata agli anni 1816-1818. Assai simili a questi sono gli ottanta banchi in noce della chiesa dei SS. Martiri a Torino, decorati analogamente da un medaglione ovale dal quale è stato raschiato lo stemma, e da un intaglio a piccole volute, in alcuni. Questi di Torino sono datati alla seconda metà del XVIII mentre a Villanova, tenendo conto del ritardo culturale generalmente dimostrato nelle scelte stilistiche, la datazione può essere indicata intorno al primo ventennio del XIX secolo. Purtroppo non sorregge alcun dato archivistico a conferma di questa ipotesi. Si unisce qui l'elenco cronologio dei banchi datati della chiesa, interessanti perchè una parte consistente venne costruita negli anni 1816-1817, contraddistinti da una greca intarsiata in legno chiaro incorniciante la data. Il banco più antico della chiesa è datato 1650, con un rosso intaglio indicante il committente, Astesano Giorgio; un secondo bancone, pur presentando la stessa datazione ed il medesimo committente è intagliato con maggior perizia. Della parrocchia è un banco situato nella navata laterale sinistra datato 1695. Seguono, del 1788, quello di Gamba Giuseppe, con il nome di F. e Ponza entro ovale e del 1791 quello del conte Ceca di Vaglierano, nella navata centrale, con lo stemma mancante ma del quale è rimasto impresso l'ovale. In questi anni va probabilmente collocato un altro banco senza data recante i nomi Pallotto P. e Bosio T. separati da una freccia e da sottolineati da un ramoscello ricurvo di foggia neoclassica, intarsiato in legno chiaro, di particolare qualità. Del 1795 è il banco della famiglia Marocco e Goria, L. Richetta di Valgonia, nella navata centrale. Qui si trovano ppure due banconi datati 1811 in cui già appare la croce a greca con legno chiaro appartenenti al dr. Bianco e Pecetto. Alla data 1816, intarsiata come la precedente, si contano 12 banchi ubicati nelle tre navatedelle famiglie: F. Gianoglio, f.lli Grillone, avv. Riccio, C. Richetta, L. Richetta di Valgonia, B. Canta, f.lli Fogliato, B.ta Ellena, due dell'ing. Marocco N., B. Canta, ed uguali a questi altri quattro datati 1817 appartenenti a C. Zanone, Giri, C. Bevilacqua, S.do Rosato e Gio.ni. Con la stessa decorazione a greca è un banco dell'ing. Marocco N. del 1822 mentre del 1828 il banco di Borgnino Lod.co è decorato da due piccole volute intarsiate in legno chiaro. Del 1830 sono due banchi segnati dai nomi: F. Mozza M.ri nella navata centrale, e Varetto Giorgio e frat. nella navata laterale sinistra. Due piccoli banchi accostati all'inizio della navata laterale sinistra sono dell'avv. Riccio-M.ti G.ta datati 1831. Del 1831 è quello di Chorcerino Giuseppe, del 1835 quello di Boero G.N., del 1838 di Bosco Francesco. Nel 1841 sono stati costruiti 4 banchi: uno dei f.lli Canta, uno senza dedicazione, e l'ultimo di Boero Marianna. Del 1847 è il bancone di Par.e, infine del 1853 è quello di G.Ba.D. Co
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034577
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • STEMMI schienale - comunale - Stemma - Comune di Villanova d'Asti - Scudo al leone rampante volto a sinistra
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE