Cristo crocifisso
crocifisso
post 1824 - ante 1838
Basamento a tre gradini, sagomati sulla fronte, formato da tre pezzi di legno sovrapposti dipinti di nero su cu si innalza la croce, anch'essa in legno nero, con puntali rivestiti da capsule d'argento. Su di essa è fissato con chiodini un Cristo in argento gittato che ha le braccia e gambe a tutto tondo, mentre il capo e il corpo fino alle coscie sono cavi. Ha il capo reclinato sulla spalla destra ed è fasciato da un perizoma che ha un lembo che scende lungo il fianco destro. Il cartiglio è a rotolo, svolto, disposto verticalmente. Il verso è liscio e dipinto di nero come tutte le altre parti in legno
- OGGETTO crocifisso
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MATERIA E TECNICA
argento/ fusione/ cesellatura/ sbalzo/ stampaggio
legno/ intaglio/ verniciatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il punzone dell'Ufficio del Marchio di Torino e il marchio del secondo titolo dell'argento corrispondono alla legislazione in vigore negli Stati Sardi e poi nel Regno d'Italia dal 1824-25 al 1872 (cfr. A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, tav. 12 e p. 15 e segg.). Data l'insufficiente leggibilità e allo stato attuale degli studi sull'argenteria torinese del secolo XIX, non si è potuto indentificare, neppure in via d'ipotesi, il punzone dell'argentiere. Nell'inventario delle spese parrocchiali dal 1835 al 1891, all'anno 1838 il curato Fantini annotava: "Crocifisso d'argento colla croce nera di ebano. Legato del fu Ab. Lascaris". Intendendo "croce nera d'ebano" come "croce nera ad imitazione dell'ebano" (la croce e il basamento sono in effetti in legno leggero e chiaro, come si può osservare in alcuni punti in cui si è impoverita la vernice) non pare esservi dubbio che l'oggetto in esame sia da identificarsi con quello citato nell'inventario e ciò restringe la sua data di esecuzione tra il 1824 e il 1838. Il Cristo riprende uno schema ancora settecentesco, analogo a tanti crocifissi in metallo fuso che si trovano su croci d'altare della prima metà dell'Ottocento, ma ha una certa secchezza nella trattazione dei particolari anatomici e una certa uniformità nel panneggio del perizoma, che ben corrispondono all'arco di tempo indicato per la sua esecuzione. I puntali a capsula d'argento sono dello stesso tipo di quelli del crocifisso settecentesco conservato nei matronei della Cappella dell'Addolorata, che recano il punzone di Domenico Biesta e si possono collocare tra il 1814 e il 1817 (cfr. scheda cartacea n. 96, Aggiornamenti). Dell'abate Lascaris non si sono per ora trovate altre menzioni nei documenti dell'Archivio dell'Annunziata
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034507
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- ISCRIZIONI braccio maggiore della croce/ in alto/ entro cartiglio - IN/ RI - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0