pianeta, opera isolata - manifattura italiana (primo quarto sec. XVIII)
La pianeta è confezionata con 12 pezze di tessuto omogeneo. E'rifinita da galloni dal motivo e dalle dimensioni differenti. Motivo decorativo: di difficile lettura a causa del'esiguità della larghezza delle pezze rispetto al rapporto; composizione speculare ad andamento verticale; fasce decorate da un grande fiore di anemone con foglie composite che si altrena in sequenza verticale ad un piccolo fiore con foglie, entrambi posti al centro. Ai lati si vedono - solo nei laterali - due rami con una grande dalia ed un ramettocon primule alternati in sequanza verticale. Alle estremità un tralcio con fiori e frutti, posto specularmente, si sviluppa in verticale con andamento ondulato. Sul fondo verde smeraldo risalta il motivo decorativo policromo con la prevalenza dei toni bianco e rosa-aranciato. Costruzione tecnica: lampasso (raso lanciato). Orditi: uno di fondo in seta verde; uno di legatura in seta bianca. Trame: una di fondo in seta variante bianca e rosa; una lanciata a colori alterni. IL fondo è definito dall'armatura raso da 8 faccia-ordito. Il disegno è composto dalle trame lanciate e dalla trama di fondo legate sia dall'ordito di fondo (la trama lanciata verde è legata dall'ordito di fondo verde) sia dall'ordito di legatura (la trama bianca è [Continua in OSSERVAZIONI]
- OGGETTO pianeta
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MATERIA E TECNICA
filo d'argento/ tessitura a telaio
filo dorato/ lavorazione a telaio
seta/ lampasso
seta/ lanciata
seta/ raso
seta/ taffetas
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MISURE
Altezza: 112
Larghezza: 70
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta proviene dalla parrocchiale di S. Mamante a Cavaglio d'Agogna, come documenta la scritta sulla fodera della pianeta, ma il reperto non è menzionato negli inventari della chiesa parrocchiale redatti in occasione delle visite pastorali. E' stata depositata ad Oleggio dal 1981a cura della Commissione d'arte Sacra della Curia novarese (Comunicazione orale p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, don Teresio Brustio, don Tino Temporelli membri della Commissione). Per l'istituzione del Museo diocesano si fa riferimento alla scheda cartacea n. 307. La composizione vegetale del tessuto pare ispirata a motivi consueti della prima metà del XVIII secolo (D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, figg. 162-163; G. Romano, scheda 62, in Ricerche a Testona, catalogo della mostra, Torino 1980, pp. 109-110). L'accenno allo schema a maglie ovali dei tralci verticali rimanda invece ai motivi in voga nei primi decenni del Settecento (Devoti, 1974, fig. 112), ma l'eccessivo spazio lasciato al fondo non trova confronti con tessuti coevi, mentre l'eleganza delle composizioni vegetali centrali e di quelle laterali richiamano la preziosità delle composizioni "a pizzo", La tecnica d'esecuzione pare al telaio al tiro e la complessa composizione risulta accurata e raffinata nel risultato finale. Si può pertanto avanzare un'ipotesi di datazione al primo quarto del XVIII secolo ad opera di tessitori italiani
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034338
- NUMERO D'INVENTARIO 30/V
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sulla fodera interna - CAVAGLIO D'A - lettere capitali - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0