paramento liturgico, insieme - manifattura lombardo-piemontese (inizio sec. XVII)
Il parato, a fondo verde, è composto di una pianeta, un manipolo e una stola. Il motivo decorativo è definito da tralci di foglie d'acanto uniti in maglie ovali a doppia punta, poste a scacchiera, e raccordate da un motivo a pigna. All'interno di ogni maglia campeggia un vaso baccellato, con erme poste di profilo, da cui escono: un garofano, due tulipani e due campanule, sistemati in rigida simmetria. Damasco raso a fondo verde. R.d.d. 50x n.r. Orditi: uno di fondo in seta viola-bluastro, 100 fili/cm. Trame: una trama di fondo in seta verde, 27 colpi/cm. Descrizione tecnica: il damasco è prodotto dall'accostamento della faccia-ordito, utilizzato per il motivo decorativo, e della faccia-trama per il fondo, di una medesima armatura, un raso da 5. Galloni: i galloni dello scollo e della fascia centrale (cm. 3) presentano un motivo a nastro alternato ad una foglia stilizzata, e sono eseguiti al telaio. I galloni che bordano esternamente le fasce laterali sono a fettuccia (cm. 1) e sono eseguiti al telaio. Entrambi i galloni sono in argento filato con anima di seta avorio e filo di seta avorio. Fodera: tela di lino verde-azzurro tinta a pezza e cerata
- OGGETTO paramento liturgico
- AMBITO CULTURALE Manifattura Lombardo-piemontese
- LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato proviene dal fondo tessuti dell'ex Museo Diocesano di arte sacra di Novara, depositato parzialmente dal 1981 presso il Museo d'arte religiosa di Oleggio, a cura della Commissione d'arte sacra della stessa Curia novarese (rif. oralm. da p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, e da Don Teresio Brustio e da Don Tino Temporelli, membri della citata commissione; per le vicende del Museo Diocesano si rimanda alle note in fondo alla chiesa). Il foglio appuntato sulla pianeta certifica la provenienza dalla località di Malesco. Potrebbe riconoscersi nella "Pianeta di colore Pavonazzo e verde di damasco con ornamento d'oro falso" citato nel 1762 (Archivio Storico della Diocesi di Novara, Visite Pastorali, a. 1762, t. 336, foll./) della chiesa parrocchiale di Malesco, ma non più rintracciabile chiaramente negli inventari successivi. Si potrebbe, infatti, identificare, ma con molti dubbi, nella "Pianeta verde di damasco galonata di fillo d'oro con fodera di tela verde" (Ibidem, a. 1824, t. 412, fol. 43). Per il motivo delle maglie ovali a doppia punta incornicianti un vaso con erme e fiori stilizzati, il parato è da confrontare con alcuni tessuti secenteschi di produzione italiana e diffusi nelle sacrestie novaresi (cfr. M. Cuoghi Costantini, scheda 1, in D. Devoti-G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra (Torino, Mole Antonelliana, novembre-dicembre 1981), Torino, 1981, pp. 123-125; B. Markowsky, Europaische Seidengewebe des 13-18 Jahrhunderts, Colonia, 1976, p. 133) riproposti anche nel XIX secolo (cfr. A. Bondi, scheda 49, in A. Barbero-C. Spantigati (a cura di), Inventario trinese. Fonti e documenti figurativi, catalogo della mostra, Torino, 1980, p. 147). Per la tecnica di esecuzione, che pare al telaio al tiro, ed in base alle fonti archivistiche consultate, il parato, proveniente, in origine, dalla chiesa parrocchiale di Malesco, potrebbe ritenersi di produzione italiana dell'inizio del XVII secolo, coevo, forse, alla pianeta, di analoga fattura e tipologia tecnica, ma di colore rosso e bianco, proveniente da Malesco e conservata presso lo stesso Museo oleggese
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034323-0
- NUMERO D'INVENTARIO 15/ v
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0