pianeta, opera isolata - manifattura francese (metà sec. XVIII)

pianeta post 1740 - ante 1760

La pianeta è composta da n. 16 pezze di tre tessuti differenti per disegno, per colore e per tipologia tecnica. E'decorata da galloni di altezze (cm. 4 e cm. 1) e dal motivo differenti, eseguiti al telaio, in rame dorato filato e rame argentato, e seta gialla. La fodera è di taffetas avorio-ocra. La fascia centrale anteriore ha inserti in tessuti diversi: uno in damasco raso color rosso con frammenti di disegni e infiorescenze; l'altro è un raso lancitato di colore arancione. Il tessuto delle restanti fascie è definito da un disegno caratterizzato da grandi foglie e da infiorescenze avorio, dai contorni curvilinei, disposte in sequenza verticale. A questa infiorescenza sono sovrapposti esili e brevi rametti con fiori tipo campanule, fiordalisi e mughetti, dalla vivace policromia, disposti in teorie orizzontali. Damasco lanciato: r.d.d.: ?x r.l.. Orditi: uno di fondo in seta avorio, 65 fili/cm.Trame: una di fondo in seta avorio, 34 colpi/cm; alternata ad una di seta verde; trame lanciate in seta rosa, arancione, viola, azzurro-celeste, 34 colpi/cm, ocra e gialla. Costruzione tecnica: il damasco è ottenuto dall'accostamento della faccia-ordito (per il fondo) e dalla fascia trama (per il disegno) di una stessa armatura, il raso da 5, realizzato da [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO pianeta
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento/ lavorazione a telaio
    filo dorato/ lavorazione a telaio
    seta/ damasco
    seta/ lanciata
    seta/ raso
    seta/ taffetas
  • MISURE Altezza: 109
    Larghezza: 69
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta proviene dal fondo tessuti dell'ex Museo Diocesano di arte sacra di Novara, depositato parzialmente dal 1981 presso il Museo d'arte religiosa di Oleggio, a cura della Commissione d'arte sacra della stessa Curia novarese (rif. oralm. da p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, e da Don Teresio Brustio e da Don Tino Temporelli, membri della citata commissione; per le vicende del Museo Diocesano si rimanda alle note in fondo alla chiesa). La sola indicazione del luogo di provenienza e della località indicata sul biglietto e in questo caso, S. Pietro di Borgosesia, non è corredata da alcun altro documento di ricevuta del paramento, da parte dell'incaricato del Museo Diocesano. La pianeta non è però riconoscibile nelle descrizioni dei paramenti annotati nei documenti archivistici diocesani, riguardanti l'Oratorio di S. Pietro di Borgosesia (prov. di Vercelli). Si ricorre, quindi, a raffronti bibliografici. Il tessuto componente principale del reperto, per la tecnica, il damasco lanciato, è da collegare a tipologie più diffuse nella realizzazione di paramenti nella prima metà del XVIII secolo. Per la resa naturalistica dei fiori sarebbe da ritenere opera di tessitori francesi della prima metà del XVIII secolo. I tessuti dei frammenti inseriti nelle fascie anteriori paiono di epoca precedente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034312
  • NUMERO D'INVENTARIO 4/ v
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI su biglietto di carta/ appuntato con spillo - BORGOSESIA - San Pietro 36/2 [a penna nera] - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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