velo di calice, opera isolata - manifattura francese (prima metà sec. XVIII)
Il velo da calice è composto di un telo bordato da galloni con motivi a ventaglio e con fodera serica di colore giallo-violetto. Disegno: il motivo decorativo è definito da maglie ovali a doppia punta composte da foglie tipo- farfalla. Al centor delle maglie è posta una infiorescenza simmetrica. Sul fondo cremisi risalta l'argento delle foglie e l'oro delle infiorescenze. Damasco Gros de Tours broccato, r d d: nr x 27.5. Orditi: uno di fondo in seta, 98 fili/cm. Trame: una di fondo in seta giallo-oro, 17 colpi/cm; una trama broccata in argento filato (anima in seta avorio); una trama broccata in oro filato (anima in seta avorio). Proporzioni: un colpo della trama di fondo per ciascuna delle trame broccate. Costruzione tecnica: il damasco è formato dall'accostamento delle due armature raso da 8, faccia-ordito; e Gros de Tours a due fili, definiti da un ordito in seta cremisi e da una trama di fondo in seta avorio. Le trame broccate, in argento e oro filati (anima in seta avorio), sono legate sporadicamente dall'ordito di fondo in seta cremisi. Galloni: (cm. 1) a fusello, in oro filato, anima in seta avorio. Fodera: disegno: motivo a infiorescenza con forme stilizzate, simmetrica secondo un asse verticale, ripetuto in sequenze verticali parallele. [continua nel campo Osservazioni]
- OGGETTO velo di calice
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MATERIA E TECNICA
filo d'argento
filo di seta
filo dorato/ lavorazione a fuselli
filo/ lamellatura
seta/ broccata in argento
seta/ broccata in oro
seta/ damasco
seta/ gros de Tours
seta/ liseré
seta/ raso
seta/ taffetas
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MISURE
Altezza: 49
Larghezza: 45.5
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il velo da calice proviene dal fondo tessuti dell'ex-Museo Diocesano d'arte sacra di Novara, depositato parzialmente, dal 1981, presso il Museo d'Arte religiosa di Oleggio, a cura della Commissione d'Arte Sacra della stessa Curia vescovile di Novara (rif. oralmente da padre Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, da don Teresio Brustio e da don Tino Temporelli, membri della citata commissione per l'istituzione del Museo Diocesano d'Arte Sacra). La mancanza di allegati al reperto analizzato, accertata al momento della compilazione della presente scheda, non permette di risalire al luogo originario di provenienza. Anche la consultazione dell'"Inventario Artistico-Diocesi di Novara" presso la Curia Vescovile novarese, ha dato esiti negativi. Il motivo decorativo del tessuto è da collegare alle composizioni a maglie ovali secentesche ripetute con molte varianti almeno sino al XVIII secolo (cfr. J. Silvestri, scheda 5, in D. Devoti-G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra (Torino, Mole Antonelliana, novembre-dicembre 1981), Torino, 1981, pp. 134-137). Tuttavia, la soluzione formale delle foglie, simili a farfalle o figure fantastiche, la loro disposizione a due a due, e la tipologia tecnica, il damasco Gros de Tours, fanno propendere per una datazione posticipata alla prima metà del XVIII secolo. In mancanza di dati precisi, lo si ritiene, per ora, opera di probabile produzione francese
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034300
- NUMERO D'INVENTARIO 63/V
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0