porta, opera isolata - bottega piemontese (secondo quarto sec. XX)
porta
post 1937 - ante 1939
La porta, formata da due battenti, termina nella parte superiore in forma semicircolare. I due battenti (quello di sinistra costituito da una sola asse di legno, quello di destra da due assi incastrate longitudinalmente) sono interessati ciascuno da una cornice in ferro battuto scandita da chiodi anch'essi in ferro battuto, a losanga, e leggera punta di diamante. In alto e in basso quattro bandelle in ferro battuto terminano in due volute di dimensioni diverse ed in una lingua finale oblunga. Sul battente destro è visibile, in alto, la toppa della serratura originaria; più in bassoun pomello di plastica ed una serratura recente in ottone. Anche le serrature e le bandelle inchiodate sul retro della porta sono in ferro battuto
- OGGETTO porta
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MATERIA E TECNICA
legno di rovere/ intaglio
ferro/ battitura
Ottone
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel corso dei lavori di restauro del complesso abbaziale diretti da P. Verzone a partire dal 1937 si decise di destinare l'antica cripta a sacrario dei caduti fascisti e la attigua sala (oggi Piccolo Studio) a sacrario dell'Eroismo Vercellese (P. Verzone, "L'abbazia di S. Andrea sacrario dell'eroismo vercellese", Vercelli, s.d. ma 1939). A quell'intervento risale in collegamento, mediante una scala, tra la sala e la cripta, affinchè i due vani costituissero "un complesso artistico e spirituale unico". Per l'accesso al Sacrario dell'Eroismo Vercellese fu allora costruita questa porta in forme antiche, con ferramenta e chiodi in ferro battuto. La sala, prima che vi intervenisse Verzone, faceva parte dei locali ceduti all'Archivio Notarile. Verzone ritrovò, nel corso dei lavori, sotto le "quattro enormi finestre rettangolari" le tracce di aperture originarie che egli riportò in luce integrandole ove più lacunose. Sul lato a notte, ove non si rinvennero resti precedenti, il restauro si limitò a murare le finestre ottocentesche (Ibidem). All'interno della sala Verzone eliminò l'arricciatura ottocentesca lasciando visibili i costoloni in mattoni delle volte, prima coperti da stucchi neogotici. Anche le vele erano affrescate in un gotico flamboyant (Fondo Masoero, Museo Borgogna di Vercelli, lastra fotografica non numerata; la scatola che la contiene reca un bigliettino, relativo ad una catalogazione recente, con la scritta: "12 S. Andrea esterni e interni") simile a quello che impronta tuttora la decorazione della cappella dell'Immacolata Concezione all'interno della chiesa. In questa sala vennero allora allineate, quindi rimosse alla fine dell'era fascista, "18 lapidi in marmo giallo di Siena che portano incise le motivazioni delle singole Medaglie d'oro, mentre in alto sono fissate le riproduzioni in ferrodei 'signa' delle legioni romane, opera del maestro Gattoni (...) ad un lato sono poi disposti codici con i nomi dei Caduti nelle varie campagne di: Indipendenza, Libica, quella mondiale, d'Abissinia e di Spagna; nell'ultimo fascicolo sono elencati i decorati al valore della Provincia" (Ibidem). La parete di fondo della cripta è chiusa da una porta in tutto identica a quiella esaminata, con incastri, serrature e chiodi uguali, eseguita anch'essa senz'altro negli stessi anni in cui si procedeva a riadattare la cripta per celebrare i martiri fascisti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034285
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI serratura moderna - F.F - lettere capitali - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0