decorazione pittorica, complesso decorativo di Giovenone Raffaele (attribuito) (ultimo quarto sec. XVI)
decorazione pittorica,
1580 - 1599
Giovenone Raffaele (attribuito)
notizie dal 1572/ 1604
La decorazione della volta a crociera e delle quattro lunette della cappella compongono un complesso decorativo unitario, attribuibile ad una medesima mano
- OGGETTO decorazione pittorica
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ATTRIBUZIONI
Giovenone Raffaele (attribuito): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Biella (BI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Torrione (P. Torrione, "La basilica di S. Sebastiano in Biella", Biella 1949) afferma che "la decorazione del braccio sinistro del transetto fu fatta dopo la sopraelevazione eseguita in seguito, quando i tetti della chiesa verso il chiostro dovettero essere regolati con quelli del portico che era stato innalzato proprio accanto alla basilica" e propone pertanto una datazione di fine Cinquecento, accettata anche da D. Ferrero De Bernardi (D. Ferrero De Bernardi, "L'architettura piemontese all'inizio del Cinquecento: l'Assunta di S. Giorgio Canavese e il S. Sebastiano di Biella", in "Arte in Europa. Scritti dell'arte in onore di Edoardo Arslan", Milano 1966, vol. I). Una corretta lettura delle figure dei quattro profeti risulta attualmente impossibile per i danni causati dall'umidità e per le ridipinture ottocentesche. embra comunque accettabile la datazione avanzata dal Torrione, alla fine del XVI secolo, epoca in cui vennero eseguiti anche gli affreschi delle sottostanti lunette, per le quali viene proposto il nome del pittore vercellese Raffaele Giovenone. La decorazione della volta e delle lunette sembra per altro essere unitaria e della stessa mano, anche se nella volta Raffaele Giovenone appare meno legato ai tradizionali schemi di origine gaudenziana e più orientato verso un manierismo di stampo lombardo. Tuttavia ad avvalorare l'ipotesi di un intervento del pittore, si confrontino i volti dei profeti con le teste di uomini e soprattutto di vecchi nei cartoni circolanti nella bottega di Giuseppe Giovenone il Giovane. Le lunette della cappella, per le quali mancano dati d'archivio, sono stilisticamente riconducibili alla tradizione tardo-gioveniana. Sembra abbastanza verosimile, per la trattazione dei panneggi e delle grottesche, un'attribuzione di questi affreschi a Raffaele Giovenone, che nen 1579 firmava le due ante d'organo con l'"Annunciazione", cui va connessa anche la tela con "S. Agostino", opere attualmente disposte nelle pareti sottostanti le lunette. Anche il richiamo ai modelli gaudenziani è meno evidente nelle figure dei profeti che in quelle delle figure delle lunette: sembra riferibile a Raffaele Giovenone, dunque, anche la decorazione della volta soprastante. Sotto il nome del pittore, figlio di Giovanni Battista Giovenone, sono riunite le seguenti opere: l'affresco raffigurante la Madonna con Bambino e santi nel Duomo di Novara (1572); il Battesimo (affresco) e la Flagellazione (tavola) della parrocchiale di Orta; la pala della Madonna con Bambino e santi della parrocchiale di Quaregna (1582) e quella raffigurante la Madonna con Bambino tra i Santi Giovanni Battista, Caterina d'Alessandria e un devoto inginocchiato, della Galleria Sabauda di Torino; la Madonna del Rosario (1585) della parrocchiale di Masserano; la Pentecoste (1586) nella chiesa di S. Spirito a Vercelli, copia del gonfalone del Museo Borgogna di Vercelli, attribuito a Bernardino Lanino (G. Romano, "Casalesi del Cinquecento", Torino 1970; G. Romano (a cura di), "Gaudenzio Ferrari e la sua scuola. I cartoni cinquecenteschi dell'Accademia Albertina", catalogo della mostra, Torino 1982)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034084-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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