San Marco Evangelista

dipinto, post 1819 - ante 1821

Su uno sfondo cupo e nuvoloso illuminato dall'alto si staglia la figura del santo che, con lo sguardo rivolto al cielo, regge una penna con la destra tesa in alto ed indica con la sinistra un libro aperto, appoggiato su un tavolo in legno con gambe tornite ed in parte coperto da un tappeto scuro frangiato. Sul tavolo sono anche una penna ed un calamaio. In basso, a sinistra, è accucciato un leone fulvo. San Marco ha lunghi capelli scuri che scendono sulle spalle. Indossa un manto marrone drappeggiato ed una veste scura; calza sandali aperti. In basso è l'iscrizione. Cornice modanata in legno dorato

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 270
    Larghezza: 120
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima documentazione certa risale ad un atto dell'8/11/1830, in cui le tele sono elencate fra le opere finanziate dal conte G. B. Viotti come "...fatti dipingere sulla tela li quattro Evangelista..." (ACG, Obbligazione per mezzo d'Ordinato della Comunità di Grignasco e Fabbriceria Parrocchiale di esso luogo, 08/11/1830, Cart. 10, Consiglio delibere, 1816-1837). La dettagliata descrizione della visita di Mons. Morozzo (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1819, tomo 372) non li descrive ancora, mentre nei conti del fabbriciere don Angelo Viotti appare, in data 30/06/1821 una spesa di £. 72 al Sig. Broccio doratore per oro e fattura delle quattro cornici dei S. Apostoli e S. Carlo (APG, Attivo Passivo. Chiesa parroch.le fuori d'uso, spese dal 1803-1829). L'accenno potrebbe riguardare le cornici delle tele in oggetto, altro non essendovi nella chiesa di riferibile ad esso; in questo modo si restringerebbe la cronologia agli anni tra 1819 e 1821. E' comunque difficile pensare alla loro collocazione in loco prima del 1830; non ne parla la visita pastorale Morosso del 1829 (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1829, tomo 418) che pure cita i nuovi affreschi dell'Avondo; inoltre, nel 1830 era ancora aperto il cantiere per le opere di doratura e stuccatura finanziate dal conte Viotti (ACG, Delibera 21/08/1830- Cart.10, Consiglio delibere 1816-1837). La collocaizone delle quattro tele degli Evangelisti a tamponamento di altrettante finestre che davano luce indiretta ai quattro altari laterali può trovare spiegazione in un ordine del vescovo Morozzo che, dopo la visita del 1829, ordinava che nel 1830 "...terminate le finestre...bisogna adattarvi le tende per levare anche il sole e la troppa luce..." (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1829, tomo 418). E' probabile che la collocaizone delle tele fosse legata alla ricerca di una maggior severità ed un maggior raccoglimento dell'ambiente che ben si addice al clima di restaurazione in atto in quegli anni che vide tra i protagonisti il vescovo Morozzo, il conte Viotti e l'Ing. Stefano Melchioni. Circa l'autore delle tele, non si azzardano attribuzioni in mancanza di riscontri; si segnala però che nel 1822 il pittore Giuseppe Mazzola viene rimborsato con £. 12 "per vernice" e che, intorno alla medesima data, quando fu terminato anche l'altare di San Giovanni, operò in chiesa anche il pittore Lorenzo Peretti, per la pala dell'altare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033960A-4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Davanti, in basso, al centro - a pennello - greco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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